Resistenza: Regione in memoria di Libera e Vera Arduino

Una corona di fiori deposta questo pomeriggio dal presidente di Palazzo Lascaris, Nino Boeti, sulla lapide dedicata a Libera e Vera Arduino, le due giovani partigiane uccise dalle Brigate Nere nel 1945 sul ponte del canale della Pellerina, a poco più di un mese dalla fine della guerra, ha anticipato "Libera e Vera come la Resistenza" la serata organizzata nell'ambito dell'EvergreenFest dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte in collaborazione con Arci Piemonte che culminerà questa sera con il concerto di Teresa De Sio che salirà sul palco allestito alla Tesoriera per presentare il suo nuovo progetto musicale 'Il pensiero Meridiano'. Durante la cerimonia è stata collocata una speciale targa sopra la lapide dedicata alle due sorelle che attraverso un Qr code permetterà, utilizzando smatphone e tablet, un collegamento interattivo, primo del genere a Torino, con la scheda presente sul sito dell'Istoreto che illustra la storia di Libera e Vera. Presenti alla cerimonia oltre a Boeti, per il Comune di Torino, la consigliera Viviana Ferrero, la presidente dell'Anpi di Torino, Maria Grazia Sestero, il presidente della quarta Circoscizione, Claudio Cerrato e i due figli di Bruna Arduino, la sorella più piccola di Libera e Vera. "In questi quattro anni - ha sottolineato Boeti - abbiamo voluto ricordare i giovani partigiani attraverso la musica perchè pensiamo sia un bel modo per ricordare giovani il cui sacrificio consente ai giovani di oggi di vivere in un Paese libero e democratico". "Ricordare queste donne, le famose staffette partigiane è significativo - ha osservato la consigliera comunale Ferrero - perchè dimostra che sono state sempre protagoniste, spesso silenzione, e se anche la storia non sempre le ricorda fanno parte della democrazia che dobbiamo continuare a difendere".

 

"La storia delle sorelle Arduino - ha aggiunto la Sestero - è esemplare di una aspetto fondamentale della Resistenza che parte dalle fabbriche ed è l'ossatura forte del movimento operaio che tiene in piedi e permette lo sviluppo della Resistenza e poi anche è l'ossatura della democrazia nel dopoguerra". A concludere la cerimonia l'intervento di Vera Bessone, figlia della terza sorella Arduino, Bruna. "Non potevano non essere qui, è un'iniziativa che ci ha aperto il cuore, siamo qui per nostra madre che quella notte del marzo 1945 era presente e che per tutta la vita ci ha raccontato cosa accadde chiedendosi sempre di tramandare questo ricordo per non perdere la memoria di cosa era accaduto".

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