Elezioni, Avigliana spacca il Pd piemontese

Alcuni consiglieri regionali si schierano con il No Tav Patrizio ed Esposito (Pd) li richiama all'ordine. Ieri l'imprimatur di Bersani a Sada. Ultimi fuochi prima delle amministrative

CON SADA Pierluigi Bersani

Le vicende di Avigliana – poco più di 12 mila abitanti alle porte della Valsusa – continuano ad animare la politica piemontese e a dividere il Partito democratico. Al centro del dibattito l’alta velocità e il sostegno o meno al candidato “ufficiale” del Pd Aristide Sada. Ancora ieri è stato il deputato Stefano Esposito a scrivere ad alcuni suoi compagni di partito – i consiglieri regionali Stefano Lepri, Nino Boeti, Davide Gariglio e Gianna Pentenero – per chiedere loro “come, in difformità rispetto alla posizione assunta dalla Segreteria provinciale del Pd, sia possibile il vostro aperto sostegno a un candidato e a una lista dichiaratamente No Tav”.

 

La missiva giunge all’indomani del passaggio in Piemonte del leader nazionale Pier Luigi Bersani, da cui è arrivato l'esplicito sostegno a Sada, candidato sindaco di “Grande Avigliana”, lista civica che racchiude esponenti di centrosinistra e centrodestra, tutti favorevoli al treno della discordia. Dall’altra parte Angelo Patrizio a capo di “Avigliana città aperta”, sostenuto da Carla Mattioli, sindaco uscente, Beppe Grillo, Sel e Movimento No Tav. Il terzo candidato è il leghista Cesare Borello di Insieme per Avigliana. Esposito, inoltre, fa riferimento a un invito al voto per Patrizio di Maurizio Piccione, “esponente dell’ala dura del Movimento No Tav e dell’antagonismo, pluridenunciato e protagonista nel passato di gravi episodi”. Ultime schermaglie in vista delle amministrative di domenica e lunedì prossimi.

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