VERSO IL 2019

Forza Italia alla Lega: "Facciamo un contratto"

Il coordinatore degli azzurri gioca d’anticipo e mette alla prova i seguaci di Salvini: “Mettiamo nero su bianco i nostri impegni per il Piemonte, lasciando da parte i personalismi”. E propone una coalizione allargata alla società civile

Mentre il centrosinistra è immerso nella palude e non ha ancora deciso se dovrà essere Sergio Chiamparino a tentare di succedere a se stesso alla guida della Regione, Forza Italia prova a stanare l’(ex?) alleato, la Lega di Matteo Salvini, proponendo di siglare un contratto per governare il Piemonte. A lanciare l’iniziativa è Gilberto Pichetto. Per il coordinatore dei berlusconiani in Piemonte alle regionali del prossimo anno il centrodestra dovrà presentarsi unito: azzurri insieme a Lega, Fratelli d’Italia e la società civile, superando “le piccole schermaglie personalistiche” per “rimboccarsi le maniche”.

Sulle intenzioni della Lega, tentata a sperimentare proprio in Piemonte la trasposizione in chiave locale dell’alleanza che li vede al governo con i Cinquestelle, Pichetto fa leva sui sentimenti di lealtà: “La Lega – spiega – ci ha sempre detto voler andare avanti con la coalizione tradizionale, e io la prendo in parola, mi sembra scontato che quello che il Carroccio dichiara sia la verità. Proprio per questo dico che è tempo di cominciare a fare dei ragionamenti di contenuti. Poi certo, non ho la sfera di cristallo”, confermando i rumors che dalle aule parlamentari rimbalzano a Palazzo Lascaris.

“In ogni caso è chiaro – aggiunge – che dopo il fallimento della sinistra di Chiamparino i piemontesi vogliono il cambiamento: il centrodestra deve rimboccarsi le maniche e raccogliere la sfida. La sinistra ha fallito e non ha più nulla da dare, e il Movimento 5 stelle sta fallendo a Torino. Tocca al centrodestra, nella sua composizione più ampia formata da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e società civile raccogliere le aspettative di cambiamento”. A partire dagli uomini e dalle donne che saranno chiamati a dar corpo ai programmi. “Questo centrodestra – osserva – può contare su una classe dirigente ampia e diffusa di sindaci, amministratori comunali e provinciali che hanno fatto esperienza, e hanno entusiasmo, energie e competenza da mettere al servizio del Piemonte”, evitando accuratamente di citare i vari aspiranti alla successione di Chiamparino. “I piemontesi – aggiunge – ci chiedono di superare le piccole schermaglie politiche e personalistiche e di tirarci su le maniche per preparare seriamente e per tempo il nostro progetto per il rilancio del Piemonte”. Da qui la proposta: “Il nostro gruppo consiliare regionale, in armonia con le altre forze del centrodestra incluse tutte le energie civiche disponibili – esorta Pichetto – inizi subito a lavorare per mettere nero su bianco un contratto con i piemontesi che comprenda pochi, chiari e incisivi obiettivi per far ripartire il Piemonte”.

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