VERSO IL 2019

Forza Italia arruola i piemontesi

Appello ai cittadini di buona volontà, "quelli che hanno sempre tirato il carretto", per costruire un programma di governo del cambiamento. Il capogruppo Fluttero: "Un contratto siglato da tutti gli alleati"

Se i promotori non puntassero a scalzarlo dalla poltrona di governatore, lo slogan sarebbe perfetto per Sergio Chiamparino: dumse da fé, diamoci da fare, ovvero “rimbocchiamoci le maniche”. È in sintesi l’appello che Andrea Fluttero, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, lancia ai “piemontesi di buona volontà”, con l’intento di spronare il centrodestra e allargare il perimetro della coalizione in vista delle urne della primavera prossima

Seguendo l’invito del coordinatore regionale azzurro Gilberto Pichetto il gruppo di Palazzo Lascaris sta muovendo i primi passi in vista della stesura del “Contratto per il Piemonte” da condividere con i potenziali alleati: Fratelli d’Italia, il Movimento sovranista e, soprattutto, la Lega. “Ho sentito i colleghi della coalizione – spiega Fluttero – e stiamo organizzando un calendario serrato di incontri per scrivere una proposta di cambiamento chiara e oggettivamente realizzabile. Stop ai programmi lunghi come una guida del telefono, fumosi ed incomprensibili: i piemontesi meritano di conoscere i nostri obiettivi e di poterci giudicare, in qualsiasi momento, rispetto alla realizzazione del nostro contratto del cambiamento”.

A detta del numero uno azzurro di via Alfieri “il problema delle elezioni del 2019 non è convincere gli elettori che il centrosinistra di Chiamparino ha fallito”: i risultati sono evidenti. “I dati micro e macroeconomici evidenziano una fotografia impietosa della nostra Regione: il Pil reale del Piemonte è sceso del 7,6% contro il +2,08% della Lombardia, il +0,69% del Veneto e il -3,9% dell'Emilia Romagna – sottolinea Fluttero –. Anche sul fronte del Pil pro capite la nostra regione è fanalino di coda con una media di 28.200 euro, contro le altre regioni del Nord Italia i cui cittadini possono contare su oltre 30mila euro. Sul fronte disoccupazione generale registriamo un grave 9,1% contro la media del 6,4% delle altre regioni del Nord; sulla disoccupazione giovanile le statistiche sono ancora più tragiche con un 32,9% di giovani senza lavoro, 10 punti percentuali in più rispetto al resto del Nord produttivo”. Numeri sconfortanti che segnano un netto arretramento della nostra regione. “È chiaro che la sinistra di Chiamparino ha fallito – sentenzia il capogruppo azzurro –, è nostro dovere spiegare agli elettori perché noi rappresentiamo il cambiamento necessario per risollevare il nostro Piemonte”.

Per questa ragione “con i colleghi del gruppo consiliare lanciamo un appello ai tanti piemontesi di buona volontà impegnati nel lavoro, nell’impresa, nella società civile affinché si uniscano a noi con la loro esperienza, le loro idee, consigli e suggerimenti” per scrivere il “Contratto del cambiamento”. Per riportare “il Piemonte ad essere locomotiva del Nord produttivo c’è bisogno del loro aiuto. Dobbiamo creare un programma che premi il merito, l'eccellenza, il coraggio dei tanti piemontesi che hanno sempre tirato il carretto e che sono stati lasciati soli in questi ultimi quattro anni e mezzo. Il nostro tavolo è aperto a chiunque abbia la volontà di rimboccarsi le maniche insieme a noi e recuperare il tempo perduto”.

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