TRAVAGLI DEMOCRATICI

Minniti, primi supporter dal Piemonte

Dopo il no di Delrio, appello all'ex ministro dell'Interno perché si candidi al congresso. Convinto sostegno da Stefano Esposito: "Condivido le sue battaglie per la legalità". Orfini non ci sta e punta sulla governatrice dell'Umbria. Circolato anche il nome della Gribaudo

Fallito anche l’ultimo tentativo di convincere Graziano Delrio a scendere in campo, magari per una candidatura unitaria, i renziani per la segreteria puntano su un altro ex ministro e questa volta si tratta di strappare un sì a Marco Minniti. Ma proprio nel fronte renziano si profila una spaccatura con Matteo Orfini per nulla disposto ad appoggiare l’ex titolare del Viminale.

Il presidente del Pd pare pronto, invece, a presentare la candidatura della governatrice dell'Umbria Catiuscia Marini, dopo che per alcune ore a circolare era stato il nome della deputata cuneeese Chiara Gribaudo, peraltro già fatto sempre con il convinto appoggio del suo mentore romano per la segreteria regionale del Piemonte. A pesare sul no di Orfini nei confronti di Minniti sarebbe, tra l’altro, la distanza tra i due sul tema dell’immigrazione.

Proprio Orfini ha incontrato oggi Delrio il quale gli ha riconfermato l’indisponibilità a candidarsi. Dopo il no dell’’ex ministro delle Infrastrutture è, quindi, arrivato l’appello a Minniti sottoscritto da numerosi sindaci renziani di importanti città, tra cui quello di Firenze Dario Nardella (Firenze), quello di Bari Antonio De Caro, del bergamasco Giorgio Gori e del primo cittadino di Pesaro Matteo Ricci. L’auspicio dei sindaci è per "un congresso unitario con Marco Minniti, figura dal netto profilo democratico e unitario, potrebbe essere la figura giusta per guidare il nostro partito".

Nel documento i primi cittadini spiegano come quello attuale sia “un periodo storico estremamente complesso” in cui occorre “affrontare i sovranisti e la destra italiana ed europea con grande forza ed unità. Di fronte a noi – avvertono – c'è un governo pericoloso, fatto di propaganda e zero fatti, che sta mettendo realmente a rischio il futuro degli italiani. Contestualmente, a livello europeo, la prossima sfida sarà tra chi vorrà distruggere l'Europa e chi, invece, vorrà essere protagonista nella globalizzazione con un'Europa unita e più forte”.

La candidatura dell’ex ministro dell'Interno avrebbe tra le conseguenze anche quella di mettere in difficoltà anche l'ex premier Paolo Gentiloni ora schierato al fianco del governatore del Lazio Nicola Zingaretti, il primo ad essersi candidato alla segreteria. Sempre secondo fonti renziane sembra tramontata quindi anche l'ipotesi di un accordo con Maurizio Martina, così come la possibilità di chiedere tempi più lunghi per il congresso.

Ad appoggiare Minniti in caso di una sua candidatura c’è anche la sua ex collega alla Difesa, l’attuale senatrice genovese eletta in Piemonte Roberta Pinotti. E dal Piemonte la prima firma arrivata all’appello in favore della candidatura del politico cresciuto con Massimo D’Alema (era uno dei cosiddetti Lothar), poi avvicinatosi a Walter Veltroni nel momento della costituzione del Pd, tanto da diventare ministro del governo ombra dei democratici, è quella dell’ex senatore Stefano Esposito. "Ho sostenuto le posizioni e le politiche di Minniti quando in molti lo definivano di destra. Oggi – spiega l'ex senatore – si apre la concreta possibilità di una sua candidatura alla segreteria nazionale del Pd. Se deciderà di accettare questa sfida avrà il mio sostegno".

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