ANTISFASCISMO

Mozione No Tav in Sala Rossa, Gallina "indignato" con Appendino

Il leader degli industriali torinesi contesta la decisione della maggioranza grillina di far votare al prossimo Consiglio comunale un ordine del giorno contro l'Alta Velocità: "Mortificate il futuro di Torino, siete irresponsabili"

Sottoporre al voto del Consiglio comunale un ordine del giorno che impegna sindaca e giunta a sposare la visione No Tav sul tema della linea ad alta velocità Torino-Lione è “molto grave”. Così il presidente dell’Unione Industriale di Torino, Dario Gallina, giudica “la decisione di inserire all’odg la questione Tav sulla falsariga della lettera dei No Tav al Governo”. Di più, il leader degli imprenditori subalpini che pure si è distinto per una posizione non pregiudizialmente negativa verso Chiara Appendino si dice “indignato per il fatto che teorie deliranti di oppositori di mestiere entrino dalla porta principale nei palazzi delle Istituzioni. E che, cosa ben più grave, ciò avvenga prima ancora dei risultati dell’analisi costi benefici, tanto voluta dagli stessi oppositori all’opera. Negare la Tav in modo ufficiale è gravissimo; significa che la stessa Amministrazione Civica sceglie consapevolmente di mortificare il futuro di Torino e dell’Italia che produce, esporta, ed è leader nel mondo con i prodotti del made in Italy. Significa appiattirsi su un’idea di città provinciale, ripiegata su sé stessa, povera e timorosa della modernità. Torino potrebbe viceversa essere il crocevia dei due assi europei di comunicazione, al centro di un grande flusso di merci, persone e idee. Rinunciarvi è un atto di gravissima responsabilità politica”.

print_icon