Assunzioni in sanità, i numeri (della Regione) non tornano
17:45 Venerdì 02 Novembre 2018In Piemonte dal 2010 i medici sono scesi di 534 unità e gli infermieri sono 650 in meno. Dal 2014, inoltre, sono solo 29 i medici e 49 gli infermieri assunti in più rispetto al turn over. Anaao e Nursind contestano l'ottimismo dell'assessore Saitta
“Quanti medici e infermieri saranno assunti in Piemonte?”. Due tra i maggiori sindacati di categoria dei camici bianchi tornano ad incalzare l’assessore regionale alla Sanità, non sopendo per nulla la polemica che ormai va avanti da mesi. E questo nonostante le dichiarazioni e le cifre fornite da Antonio Saitta in IV commissione di Palazzo Lascaris.
In una nota congiunta, le segreterie regionali del sindacato dei medici Anaao-Assomed e quello degli infermieri Nursind ribadiscono che “dall’analisi dei dati forniti dall’assessore emerge che a fronte di una crescente domanda di assistenza, in Piemonte dal 2010 i medici sono 534 unità in meno e gli infermieri sono 650 in meno. Dal 2014, inoltre, sono solo 29 i medici e 49 gli infermieri assunti in più rispetto al turn over. Dati – sottolineano i due segretari Chiara Rivetti e Francesco Coppolella – che ci preoccupano fortemente”.
Le due sigle sindacali affermano che si sarebbero attese “risposte più forti e soprattutto maggior chiarezza. Ci aspettavamo che le aziende tornassero nei tavoli aziendali per dare la dovuta informativa ai sindacati dopo le modifiche apportate dalla regione”.
Sotto accusa anche i criteri per i vincoli di bilancio utilizzati nella delibera: “anziché su scala regionale sono stati applicato su base nazionale. Ma sarebbe interessante capire – affermano i sindacalisti – come mai saranno applicati solo a partire dal 2020 e quali siano stati icriteri che hanno determinato assegnazioni differenti che hanno portato a togliere alcuni milioni a certe aziende rispetto ai piani precedenti”.
Sempre secondo Anaao-Assomed e Nursind, ad oggi non è dato sapere né quanti medici e quanti infermieri saranno assunti, né quando. “La Regione non è in grado di dire quale sia il metodo di calcolo di fabbisogno utilizzato”, l’accusa mossa nei confronti dell’assessorato di corso Regina dai rappresentanti di medici e infermieri che non negano “la paura che, di fronte a poca chiarezza e nessun criterio, i bilanci regionali e i vincoli di bilancio aziendali possano ricadere sul taglio al personale”. E ancora una volta, sollecitando le risposte attese da Saitta, minacciano azioni di protesta.