TRAVAGLI DEMOCRATICI

Bobba si ritira ma il Pd resta diviso in tre

Al posto dell'ex sottosegretario ecco Canalis, in rappresentanza dei CattoDem. I renziani resistono su Marino e la sinistra su Furia. Il Giglio Magico stoppa gli ultimi tentativi di schierare Gribaudo come candidata unitaria. Primarie il 16 dicembre

Non ci sarà nessun candidato “di tutti” alla segreteria del Pd piemontese, ma l’ultima capziosa giornata di trattative ha prodotto comunque una sorpresa dell’ultimo minuto. Al posto dell’ex sottosegretario Luigi Bobba, infatti, è subentrata a un’ora dalla consegna delle liste, la consigliera comunale di Torino Monica Canalis: sarà lei la portabandiera dei CattoDem alle primarie e sarà lei a capitanare la mozione che a livello nazionale fa riferimento a Maurizio Martina, sul quale è schierato il suo principale sponsor, il deputato Stefano Lepri, luogotenente in terra subalpina di Graziano Delrio. Gli altri due candidati sono il senatore Mauro Marino, sostenuto da tutte le anime renziane, più qualche altro pezzo del partito, come i richettiani di Claudio Lubatti o gli ex civatiani di Daniele Viotti che hanno rinunciato a un proprio nome, e il giovane ricercatore biellese Paolo Furia, in rappresentanza della sinistra dem che sostiene Nicola Zingaretti.

La candidatura di Bobba ha iniziato a traballare già ieri sera al termine di un faccia a faccia avuto proprio con Marino nell'ufficio di Davide Gariglio. L’ex sottosegretario al Lavoro si è preso qualche ora per riflettere e questo pomeriggio ha fatto il passo indietro. Una decisione che ha creato un effetto domino, a partire dall’atteggiamento della sinistra: i maggiorenti della componente ex diessina, capitanata dai parlamentari Anna Rossomando e Andrea Giorgis, si sono rinchiusi in un conclave permanente. fino a pochi minuti prima della consegna delle firme, fissata per le 20 di questa sera, e poi hanno deciso di confermare Furia, dopo aver battuto anche un’altra strada, quella che portava alla deputata cuneese Chiara Gribaudo. L’operazione, valutata in fretta e "furia" dopo il passo indietro di Bobba, prevedeva la saldatura delle due mozioni di minoranza, sul suo nome in chiave anti-renziana. Secondo le voci che si sono rincorse, i registi dell’ultimo assalto sono stati proprio Lepri e Giorgis, quest’ultimo pare anche per via di una mai troppo celata ambizione di candidarsi a sindaco di Torino nel 2021, la stessa che coltiverebbe anche Marino, il quale però da segretario giocherebbe da posizione di favore. Sarà così? Chissà. Va detto che la Gribaudo ha brigato non poco per tentare di presentarsi nelle vesti di candidata unitaria; un piano che si è scontrato di fronte all’indisponibilità dei renziani (piemontesi e nazionali) di ritirare Marino. Così anche quella velleitaria operazione è sfumata, semmai sia stata davvero in campo.

IO MI FERMO QUI - LA RINUNCIA DI BOBBA

Il tempo, intanto, stava per scadere così, pur di non darla vinta ai renziani, Lepri ha deciso di provarci comunque spostando le sottoscrizioni raccolte per Bobba sulla Canalis (152 firme), mentre al termine di un’attenta riflessione la sinistra conferma l’orientamento emerso ieri: “Il nostro candidato è Furia” (sostenuto da 190 sottoscrizioni) annuncia l’alessandrino Daniele Borioli, un altro che in una primissima fase era stato indicato tra i papabili segretari. Per ora Marino è in testa per il numero di firme raccolte: 402.

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