CONGRESSO DEM

Pd, in Piemonte la maggioranza non sta con Zingaretti

Nella conta tra gli iscritti il governatore del Lazio si ferma al 37%, molto al di sotto del dato nazionale (48%). Anche Martina non sfonda (30%) ma grazie all'exploit di Giachetti (25,8%) l'area riformista è predominante

È un Piemonte per certi versi sorprendente quello che viene fuori dagli iscritti del Pd, chiamati ad esprimersi sui candidati alla segreteria del Nazareno. Già le percentuali di consenso ottenute dai tre candidati che approderanno alle primarie denotano un divario, in alcuni casi, tutt’altro che di poco conto rispetto al dato complessivo nazionale, seppur ancora provvisorio non essendo ancora terminate le votazioni nei circoli che saranno prorogate fino a domenica.

A fronte del 48% su base nazionale accreditato a Nicola Zingaretti, il presidente della Regione Lazio, in Piemonte è indietro di poco più di dieci punti, assestandosi sul 37%, più basso anche l’uscente Maurizio Martina che, pur sostenuto dall’intera pattuglia parlamentare renziana, allargata ad altre componenti, si ferma al 30% e quindi quasi 5 punti in meno rispetto al dato complessivo del Paese, mentre come già lasciavano supporre i numeri arrivati dai primi circoli di alcune aree della regione la sorpresa più eclatante si conferma quella di Roberto Giachetti.

In ticket con Anna Ascani, l’ex vicepresidente della Camera di origini e lunga militanza radicale che a livello nazionale si attesta di pochissimo sotto il 13%, in Piemonte addirittura sfonda ampiamente la soglia del venti per cento avvicinandosi al 26%, addirittura conquistando il primo posto nelle province di Alessandria e Asti. Se in quest’ultima, dove è sostenuto dalla vicepresidente del Consiglio regionale Angela Motta, Giachetti si è piazzato davanti a Martina (30,88%) e Zingaretti (28,68%) sfiorando per pochi decimali il 40%, il vero exploit del già candidato a sindaco di Roma c’è stato nell’Alessandrino.

Qui dove pure Zingaretti conta su figure di peso come l’ex senatore e attuale tesoriere regionale del partito Daniele Borioli e l’ex sindaco del capoluogo Rita Rossa, il governatore del Lazio ha sfiorato il 35% contro oltre il 48% di Giachetti la cui mozione, coordinata da Daniele Coloris, vede schierati, oltre all’ex viceministro Enrico Morando e il segretario provinciale Fabio Scarsi anche l’ex parlamentare Cristina Bargero e il già presidente della Provincia Paolo Filippi. Risultato bulgaro per Zingaretti a Castellazzo Bormida, feudo del capogruppo in consiglio regionale Domenico Ravetti, mentre Martina in terra mandrogna ha segnato una delle sue peggiori performance piemontesi, fermandosi attorno al 16%.

Ha vinto, il segretario uscente, invece nel non facile testa a testa con Zingaretti nella Granda: 39,6% contro 37,7 per il candidato appoggiato dalla deputata Chiara Gribaudo e dal senatore Mino Taricco, anche se quest’ultimo pare non sia riuscito ad andare al seggio per aggiungere il suo voto in una competizione dall’esito incerto fino alla fine. Nel Cuneese Giachetti si è collocato appena sopra il 22% con la conquista di alcuni circoli, tra cui quello di Mondovì.

Esito al fotofinish in provincia di Novara dove c’è meno di un punto di vantaggio per Martina che può contare sul sostegno dell’ex parlamentare e attuale presidente del Pd regionale Franca Biondelli. Numero di elettori inferiori a quelli di un’assemblea di condominio nel Biellese, provincia del segretario regionale Paolo Furia, zingarettiano, dove i dati peraltro ancora parziali indicano uno strabordante governatore del Lazio.

E Zingaretti esce assai bene anche in provincia di Vercelli: sfiora il 50% in una zona in cui si muove da tempo Andrea Pacella, vercellese, già responsabile enti locali della passata segreteria regionale e oggi stretto collaboratore a Roma del candidato al Nazareno. Vantaggio per Zingaretti anche nel Verbano Cusio Ossola, dove Martina sostenuto dal parlamentare ossolano Enrico Borghi risulta staccato di circa 7 punti e tallonato da Giachetti.

A Torino, in una geografia metropolitana che spesso ricalca quanto accade nelle province con risultati assai diversi da un quartiere all’altro: Zingaretti raggiunge il 42% mentre Martina pur avendo dalla sua un’ampia pattuglia parlamentare – da Davide Gariglio a Stefano Lepri, passando per Mauro Maria Marino e Mauro Laus – raccoglie solo il 31,8%. Anche sotto la Mole e in provincia Giachetti, senza alcun big locale dalla sua e con il presidente di circoscrizione Davide Ricca tra i principali supporter, oltrepassando il 20% avanza di circa 7 punti il dato nazionale.

Insomma le soprese dal Piemonte, che in base alle decisioni della commissione nazionale avrà 3 delegati in assemblea in più rispetto ai 70 del passato, in questa prima fase congressuale non sono mancate. E, probabilmente, guardando alle primarie di marzo non sono per nulla finite.    

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