CORPI INTERMEDI

Prima donna alla guida dei costruttori

Malabaila, ingegnere e amministratrice dell'impresa di famiglia, eletta al vertice di Ance Piemonte. Succede a Provvisiero. Al centro del mandato il rilancio di un settore in crisi e lo sblocco delle grandi opere

Il mattone piemontese si tinge di rosa. Per la prima volta nella storia dell’Ance, a guidare a livello regionale l’Associazione nazionale costruttori edili sarà una donna: questa mattina l’assemblea ha eletto presidente per i prossimi quattro anni Paola Malabaila.

Ingegnere, due figli, amministratore delegato dell’impresa di famiglia Malabaila&Arduino, avviata circa cinquant’anni fa con sede a Villafranca d’Asti, che si occupa della realizzazione di costruzioni civili e industriali, pubbliche e private, la neopresidente dell’associazione che oltre ai costruttori piemontesi rappresenta anche quelli della Valle d’Aosta non è al suo primo incarico in ambito associativo:  la tre diverse cariche ricoperte quella di presidente dei Giovani Imprenditori Edili di Asti, la vicepresidenza nazionale dei Giovani Imprenditori Edili e quella di la presidenza dell’Unione Industriale di Asti.

“E mia intenzione proseguire l’importante lavoro dell’associazione a sostegno delle imprese nella nostra regione. Con la squadra continueremo sulla via che è stata tracciata mettendo a disposizione le nostre professionalità e competenze, consapevoli della responsabilità derivante dai nostri incarichi” ha detto dopo la sua elezione che l’ha portata a succedere a Giuseppe Provvisiero, recentemente condannato (con i benefici della condizionale e la sospensione della pena) dal Tribunale di Torino a un anno di reclusione col divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno, al termine del processo per aver ottenuto la sua società, la Secap, documenti di un bando di gara per due residenze universitarie prima che fossero pubblici, in vantaggio rispetto ai possibili concorrenti.

Provvisiero nel corso del suo mandato aveva preso posizioni molto dure a favore della Tav, così come l’Ance era stata protagonista poco più di un anno fa del duro braccio di ferro con il Governo dell’epoca sulla questione delle percentuali di lavori da eseguire in house da parte dei concessionari autostradali.  

Linea, quella sulla Torino-Lione, confermata con nettezza da Malabaila che non nascondendo come “ci aspettano anni di lavoro impegnativi e il settore delle costruzioni sta ancora attraversando una fase critica e la situazione economica in generale ci preoccupa” ha affermato la necessità per il settore di “una classe politica in grado di definire e rispettare programmi di sviluppo già avviati senza mettere in discussioni temi cruciali come le infrastrutture strategiche, quali la Tav, il completamento dell’Asti-Cuneo e il Terzo Valico”. La neopresidente di Ance si dice convinta che “la vera svolta del Paese sarebbe far ripartire i cantieri già finanziati”.

E proprio guardando alla politica, Malabaila annuncia l’avvio di “un confronto sui temi di interesse per la categoria da sottoporre ai candidati alle elezioni regionali”. Attenzione alta su “problematiche quali la mancanza di investimenti per piccole e grandi infrastrutture e i ritardati pagamenti” e impegno nel “dare assistenza alle imprese su aspetti come gli incentivi fiscali e l’internazionalizzazione”. Nella squadra dell’imprenditrice astigiana, quattro suoi vice in rappresentanza delle varie aree del Piemonte con una equa ripartizione tra uomini e donne:  il biellese Rino Bazzani, Riccardo Bocchio di Alessandria, Chiara Borio di Torino, ed Elena Lovera di Cuneo.

print_icon