Teatro: Regio Torino approva bilancio, addio consiglieri

Hanno approvato il bilancio consuntivo 2018 del Teatro Regio di Torino, che si è chiuso sostanzialmente in pareggio, con un utile che sfiora i 4 mila euro, poi, i componenti del Consiglio di Indirizzo dell'ente lirico hanno rassegnato le dimissioni, che saranno effettive dal prossimo 31 maggio "al fine di consentire alla istituzioni la possibilità di indicare i componenti che seguiranno il nuovo indirizzo programmatico del teatro", vale a dire la realizzazione del nuovo piano di sviluppo quinquennale presentato nelle scorse settimane dal sovrintendente William Graziosi. Dai dati contenuti nel bilancio, emerge un incremento delle presenze paganti di 11 mila unità, pari a 165.722, rispetto all'anno precedente. Conseguentemente i ricavi di biglietteria hanno registrato un incremento di 500 mila euro, mentre la produzione artistica si è attestata su 220 alzate di sipario, tra opere, balletti e concerti, contro le 194 del 2017. Gli oneri finanziari hanno subito una riduzione di 137 mila euro.

 

Saranno effettive dal 31 maggio, dopo le elezioni regionali, le dimissioni dei consiglieri d'indirizzo della Fondazione Teatro Regio di Torino. La decisione oggi pomeriggio, dopo l'approvazione del bilancio consultivo, al fine di consentire alle istituzioni di indicare i componenti che seguiranno il nuovo indirizzo programmatico del Teatro. Le fibrillazioni all'interno dell'organo di indirizzo del teatro non sono nuove. Già lo scorso anno, in occasione della nomina a sovrintendente di William Graziosi, avevano lasciato il consiglio Vittorio Sabadin, che era stato nominato dal Comune di Torino, e Angelica Musy, nominata dall'Assemblea dei Soci. Si era astenuto dal voto Filippo Fonsatti, nel consiglio come rappresentante della Regione Piemonte. Erano rimasti nell'organismo Gianbattista Quirico, nominato dalla Compagnia di San Paolo, Cristina Giovando (Fondazione Crt), e Paolo Cantarella, espressione del Mibac. Ed era poi subentrato Marco Ricagno, per conto del Comune, in sostituzione di Sabadin. Questa sera i consiglieri, che già nelle scorse settimane avevano manifestato l'intenzione di dimettersi, hanno ritenuto "conclusa" la loro esperienza. E, ancorché la scadenza del mandato sia prossima, hanno rassegnato le proprie dimissioni. Un "fatto tecnico e non politico", come l'aveva definito la sindaca di Torino Chiara Appendino, "pensato per permettere al nuovo consiglio di indirizzo di accompagnare il nuovo quinquennio".

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