POLITICA & GIUSTIZIA

Chiesto l'arresto di Sozzani

Il deputato novarese di Forza Italia è accusato di finanziamento illecito nell'ambito dell'inchiesta sulle tangenti in Lombardia. La richiesta inoltrata alla Camera. Portato in carcere Tatarella, candidato azzurro alle Europee nella circoscrizione Nord-Ovest

Per l’ipotesi di finanziamento illecito l’Ufficio Gip del Tribunale domanda alla Camera dei Deputati l’autorizzazione all’arresto del parlamentare azzurro Diego Sozzani, esponente di punta di Forza Italia a Novara e vicecoordinatore in Piemonte del partito di cui guida anche il dipartimento Infrastrutture. Il suo nome compare nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Dda milanese su due gruppi criminali operativi tra Milano e Varese costituiti da esponenti politici, amministratori pubblici e imprenditori. Sono 95 in totale le persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere aggravata dall'aver favorito un’associazione di tipo mafioso, finalizzata a corruzione, finanziamento illecito ai partiti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, false fatturazioni per operazioni inesistenti, auto riciclaggio e abuso d’ufficio. In Lombardia e Piemonte i carabinieri di Monza e la guardia di finanza di Varese stanno eseguendo 43 ordinanze di custodia cautelare, di cui 12 in carcere. Tra gli arrestati, il consigliere comunale Pietro Tatarella, candidato FI alle Europee, e il sottosegretario forzista della Regione Lombardia Fabio Altitonante. Ma nei guai finisce anche il “ras” varesino di FI, Gioacchino Caianiello, già condannato in via definitiva nel 2017 per concussione e ora accusato di “istigazione alla corruzione” nei confronti del presidente della Regione Lombardia, il leghista Attilio Fontana, che, a quanto pare, non ha denunciato pur respingendo l'offerta. Turbativa d’asta e corruzione sono invece i reati ipotizzati a carico del responsabile operativo Mauro De Cillis dell’Amsa, la municipalizzata che gestisce i rifiuti di Milano.

Il consigliere comunale milanese e vice coordinatore lombardo di Forza Italia Tatarella sarebbe stato a “libro paga” dell'imprenditore del settore rifiuti e bonifiche ambientali, Daniele D’Alfonso, della Ecol-Service srl, da cui avrebbe ottenuto 5mila euro al mese e in cambio l’avrebbe favorito negli appalti dell'Amsa, in particolare, e l’avrebbe introdotto in altri appalti a Varese e a Novara, dove sarebbe stato attivo proprio Sozzani. D’Alfonso non solo elargiva copiose mazzette cash, ma anche viaggi e false consulenze professionali.

L'inchiesta è coordinata dal Procuratore Aggiunto e responsabile della Dda Alessandra Dolci e dai pm Silvia Bonardi, Adriano Scudieri e Luigi Furno. Delle 43 persone destinatarie del provvedimento, firmate dal gip Raffaella Massacrino, 12 sono finite in carcere, 16 ai domiciliari, 3 con obbligo di dimora e 12 con obbligo di firma. Di queste solo 9 sono accusate di associazione a delinquere. Sono duecentocinquanta i militari, tra carabinieri e finanzieri impegnati dalle prime luce dell'alba nell'esecuzione misure cautelari nelle province di Milano, Varese, Monza e Brianza, Pavia, Novara, Alessandria, Torino e Asti.