COMUNALI

Lega all'assalto dei Comuni

L'ex cintura rossa torinese potrebbe presto colorarsi di verde. Il centrodestra a trazione leghista conquista Alba, Tortona e Casale Monferrato. Il Pd festeggia a Collegno e Saluzzo. Tra due settimane la sfida decisiva dei ballottaggi

Mentre vanno al ballottaggio i tre capoluoghi di provincia piemontesi (Vercelli, Biella e Verbania), tra gli altri grandi centri piemontesi sopra i 15mila abitanti c’è già chi festeggia. Ad Alba, la città del neo governatore Alberto Cirio, neanche a dirlo il centrodestra si impone al primo turno con l’imprenditore azzurro Carlo Bo, proveniente da una lunga gavetta di dieci anni da consigliere comunale. Successo al primo turno anche per il sindaco uscente di Saluzzo Mauro Calderini, candidato del centrosinistra. Nell’Alessandrino, a Casale Monferrato, trionfa il centrodestra con Federico Riboldi che sfiora il 60 per cento, così come Federico Chiodi, anche lui di centrodestra, a Tortona, città in rotta con il centrosinistra dopo la riorganizzazione della rete ospedaliera. Nel Torinese l’unico successo al primo turno del centrosinistra: nella rossa Collegno dove viene confermato il sindaco Francesco Casciano.

In tutti gli altri comuni saranno necessari i tempi supplementari, tra due settimane. Nell’hinterland del capoluogo regionale il centrosinistra è ampiamente avanti a Settimo Torinese con Elena Piastra al 45,6 per cento, venti punti in più rispetto al suo avversario, Antonio Mencobello del centrodestra. Fuori dai giochi il sindaco uscente Fabrizio Puppo, il quale dopo aver rifiutato le primarie ed essere uscito dal centrosinistra si è presentato con un rassemblement civico e ha ottenuto l’11,8 per cento. Coalizione progressista avanti anche a Beinasco, con Antonella Gualchi al 44,2 per cento rispetto a Daniel Cannati del centrodestra al 30,5, e a Piossasco dove Pasquale Giuliano è in testa con il 44,6 per cento rispetto a Claudio Gamba del centrodestra (42,7). A Rivoli, all’ombra del castello, trema il Pd che qui amministra ininterrottamente da decenni: il centrodestra, infatti, è avanti con Andrea Tragaioli che sfiora il 40 per cento, ma la partita è aperta con il dem Emanuele Bugnone al 35,1. In questo caso saranno decisivi i voti del M5s, terzo con il 16 per cento, mentre è irrilevante la Sinistra Popolare di Roberto Placido, ex consigliere regionale, che non arriva al 2 per cento, chiudendo così ingloriosamente la propria carriera politica.

Situazione fluida in altri tre centri del Torinese: Chieri, Giaveno e Leini. Nella città collinare il centrodestra si è presentato diviso tra Claudio Campagnolo (sostenuto da Lega e FdI) e Rachele Sacco, candidata di Forza Italia. Ne ha approfittato Alessandro Sicchiero del centrosinistra che col 29 per cento ottiene il primo posto al ballottaggio dove sfiderà Campagnolo (26 per cento). Se il centrodestra ritroverà l’unità il sorpasso è decisamente probabile visto il 15 per cento ottenuto da Sacco, ma attenzione qui agli elettori di Antonio Zullo, a capo di una coalizione centrista composta da Udc e Moderati che ha ottenuto il 13,6 per cento, mentre un altro raggruppamento civico, capitanato da Andrea Limone è al 13,5. Insomma, tutto può succedere. A Giaveno è vicino alla riconferma il sindaco uscente Carlo Giacone che potrebbe per la seconda volta beffare la coppia parlamentare di Forza Italia composta da Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino, che come cinque anni fa ha puntato su Stefano Tizzani, indietro di dieci punti, al 32,2. Partita aperta anche a Leini, dove la sindaca uscente Gabriella Leone, civica di centrosinistra, è in testa con il 31,2 per cento e si confronterà al ballottaggio con Renato Pittalis (24,4). Fuori dal secondo turno i candidati di centrodestra e M5s.

Ci sarà bisogno del secondo turno anche in altri due centri del Cuneese, Bra e Fossano. A Bra Giovanni Fogliato (centrosinistra) è saldamente avanti con il 46,5 per cento rispetto ad Annalisa Genta del centrodestra (31,8 per cento); a Fossano i rapporti di forza si invertono e Dario Tallone è primo con il 41,5 per cento, sfruttando le divisioni della sinistra. Dovrà vedersela con il dem Paolo Cortese (31,4) che potrebbe provare una clamorosa rimonta se otterrà il sostegno di Cristina Ballario (19 per cento).

Nell’Alessandrino resta in bilico ancora Novi Ligure dove sono testa a testa Gian Paolo Cabella (centrodestra) con il 44 per cento e l’ex consigliere regionale piddino Rocchino Muliere (41,2). Avrà bisogno del secondo turno, infine, anche Claudiano Di Caprio, assessore uscente sostenuto dal centrodestra unito, che si ferma a un passo dal traguardo al 47,5 per cento, e il democratico Emanuele Zuin al 28,9. Conferma del centrosinistra con grande distacco nei confronti del centrodestra, invece, a Ovada dove la riconferma del sindaco uscente del Pd Paolo Lantero poggia su un risultato che sfiora addirittura il 60% (57,3%) rispetto allo sfidante della Lega Piersandro Cassulo la cui coalizione che comprendeva anche il consigliere uscente del Cinquestelle (uscito dal movimento) si è fermata al 32,1%. Un'enclave del centrosinistra, Ovada, nel cui consiglio comunale entra anche il capogruppo alla Camera di Liberi e Uguali , Federico Fornaro. Sconfitto, sia pur sul fil di lana, l'ex consigliere e assessore regionale Ugo Cavallera nella sua natia Bosco Marengo dove gli elettori hanno riconfermato il primo cittadino uscente Gianfranco Gazzaniga del Pd. Per il Cardinale Azzurro sfuma, dunque l'obiettivo di candidarsi alla presidenza della Provincia di Alessandria, poltrona per la quale ha cercato di conquistare preventvamente quella di sindaco del suo paese.

print_icon