Torino:cittadini in piazza con le scope, "la città è sporca"

Scope di saggina, palette, attrezzi da giardinaggio per estirpare da grate e tombini i mozziconi di sigaretta. Sono una cinquantina i cittadini (per lo più residenti nel centro storico) che oggi, sotto lo slogan "Puli-Amo Torino", hanno dato vita a un'operazione di pulizia in via Roma, in piazza Cln e in uno spicchio di piazza San Carlo. "Torino è sporca - dice Giuliana Palmisano, una delle donne scese in strada - e qualche cosa bisogna fare. Io abito qui e soffro a vederla in queste condizioni. Eppure una volta era la cittù più chic d'Italia". I dimostranti, oltre alla mancata pulizia delle strade ("e più c'è sporcizia più la gente tende a sporcare", osserva Giuliana), lamentano la costante comparsa di scritte sui muri e gli effetti della presenza dei clochard che hanno l'abitudine, la notte, di dormire sotto i portici in via Roma e corso Vittorio Emanuele. L'assessore comunale all'ambiente e all'igiene urbana, Alberto Unia, ha incontrato i "pulitori" e, dialogando con loro, ha definito l'iniziativa "lodevole", anche se ha negato che l'amministrazione comunale sia stata poco attenta a queste problematiche. "Le segnalazioni dei cittadini - ha aggiunto - sono sempre preziose. Quello che vi propongo è di incontrarci periodicamente. Possiamo studiare insieme le soluzioni". "Il centro storico - dice uno degli animatori dell'iniziativa, Giorgio Boldetti, imprenditore, titolare di due camicerie - è un salotto. Lo hanno costruito le archistar del Seicento, del Settecento e dell'Ottocento, quando Torino era una capitale. Ma oggi versa in condizioni di degrado. La feroce concorrenza delle multinazionali distrugge i commercianti, e le scelte dell'amministrazione non aiutano". "E' una città che si sta abbandonando a se stessa e noi non ci sentiamo ascoltati", afferma Franco Benech, neurochirurgo, mentre spazza la strada. 

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