CINQUE CERCHI

“Se l’Italia perde le Olimpiadi sarà anche colpa di Torino”

Il sottosegretario Giorgetti prevede le probabili obiezioni del Cio: oltre all'instabilità politica punteranno sull'eredità e la legacy degli impianti dell'edizione del 2006. "Per questo sarebbe stato meglio che il capoluogo ci fosse". L'ennesima bordata leghista

“Su cosa picchieranno i membri del Comitato Olimpico Internazionale? L’instabilità del Governo italiano sarà uno dei punti principali, non vedo cosa c’entra ma io mi sono preparato già la risposta. Poi sicuramente su Torino 2006, sulla vicinanza temporale con quella candidatura e sugli impianti abbandonati: per questo sarebbe stato importante avere oggi qui Torino, in modo da dimostrare che sarebbe stato possibile un riuso delle strutture” utilizzate per i Giochi Olimpici ospitati in Piemonte 13 anni fa. Il sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, presente allo SwissTech Convention Center di Losanna dove domani verrà decisa la sede dell’Olimpiade del 2026, prevede le probabili obiezioni sulla candidatura italiana di Milano-Cortina in corsa con Stoccolma-Are per la Svezia. Chissà se ai vertici dei Giochi è arrivata voce della disponibilità del neo governatore del Piemonte, Alberto Cirio, e della sorprendente giravolta della sindaca Chiara Appendino che, dopo aver bocciato l’ipotesi del tridente, si dice ora favorevole a concedere l’uso degli impianti cittadini. In verità, l’obiettivo della Regione (e di una larga lobby trasversale) è quello di riuscire a dirottare qualche gara negli impianti delle montagne olimpiche.

Nel corso della mattina i due comitati promotori presenteranno i dossier e si sottoporranno una serie di quesiti da parte dei membri del Cio: un rito che durerà circa 40 minuti. Parlando con i cronisti presenti in Svizzera, il sottosegretario ha poi aggiunto: “Il nostro dossier è talmente migliore (di quello svedese, ndr) che si dovranno inventare per forza qualcosa, anche se non c’entra nulla”. E ancora: “Tutto quello che dovevamo fare, l’abbiamo fatto. Poi si può anche perdere e bisogna accettare l’esito”. Quindi una battuta: “Da casa mi chiedevano un pronostico: io ho spiegato che anche prima di Inter-Frosinone dici chi vince... poi l’Inter è sempre l'Inter e ci sta che possa perdere in casa con il Frosinone”.

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