Richiedente asilo rincorre e fa arrestare scippatore 

Un richiedente asilo, in Italia per le cure del figlio malato, ha rincorso e bloccato un rapinatore, contribuendo al suo arresto. E ora a chi gli suggerisce di chiedere un permesso di soggiorno per il suo coraggio e senso civico, Salaheddine risponde: "Ho fatto solo il mio dovere. Qualcuno mi ha detto che forse avrei diritto al permesso di soggiorno per atti di particolare valore civile, ma non penso che seguirò questa strada. Ho agito in questo modo perché mi è venuto istintivo, davanti a un'ingiustizia. Non voglio nulla in cambio. Il mio interesse è curare mio figlio". L'episodio è successo lunedì scorso, alla stazione di Torino Porta Nuova. Salaheddine, di origini marocchine e ospite dell'Assocazione "Tra Me" a Carmagnola (Torino) aveva appena concluso un colloquio di lavoro e stava andando a prendere il treno per rientrare nella casa d'accoglienza. Ha assistito allo scippo di due ragazzi che hanno strappato una collanina dal collo di una signora e poi sono scappati, li ha rincorsi ed è riuscito a bloccare un malvivente poi fermato dalla polizia. Salaheddine, che dal '98 a Casablanca era responsabile di una ditta del settore logistico, è arrivato in Italia dal Marocco a gennaio per curare il più grande dei suoi tre figli, Riade, affetto da Xeroderma pigmentoso, una patologia che gli impedisce di stare all'aperto perché la sua pelle non può esporsi al sole.

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