TRAVAGLI DEMOCRATICI

Alessandria, il segretario lascia il Pd e aderisce a Italia Viva

Dopo Bargero e Filippi anche Scarsi segue Renzi nella nuova formazione. Potrebbe succedergli l'ex senatore Borioli che Orlando vuole spedire a commissariare il partito di La Spezia

Non si sa se sarà l’unico. Per adesso, Fabio Scarsi è il primo segretario provinciale in Piemonte a uscire dal Pd per approdare in Italia Viva. L’ancora per poche ore numero uno del partito alessandrino annuncerà la sua decisione domani seguendo la strada già imboccata dall’ex deputata Cristina Bargero e da altri esponenti dem tra cui il già presidente della Provincia Paolo Filippi.

Una decisione non certo sorprendente quella di Scarsi, renziano della prima ora, anche se la sua storica vicinanza all’ex viceministro Enrico Morando, che ha deciso di rimanere nel Pd, aveva alimentato voci circa una sua possibile permanenza del partito al cui vertice provinciale era approdato nell’aprile del 2016 in virtù di una soluzione unitaria e poi riconfermato con la vittoria al congresso dell’anno successivo. E proprio tra i morandiani, l'uscita di Scarsi potrebbe indurre più d'uno a sciogliere i dubbi e seguirlo nell'avventura renziana. 

L’abbandono del Pd da parte del segretario ha tra i suoi effetti anche quello di porre fine a una situazione di tensione che va avanti da mesi tra i dem alessandrini. Dopo il congresso nazionale e l’insediamento al Nazareno di Nicola Zingaretti l’ala sinistra aveva chiesto le dimissioni di Scarsi imputandogli il non certo apprezzabile risultato alle ultime elezioni. Un caso che ha rischiato di deflagrare anche ai livelli regionali. A schierarsi a sostegno di Scarsi era stata, per prima, la deputata renzianissima Silvia Fregolent che non aveva risparmiato attacchi a colui che è sempre stato indicato come il regista dell’operazione ribaltone in terra mandrogna: l’ex senatore e attuale tesoriere regionale Daniele Borioli.

E proprio lui, già assessore ai Trasporti della Giunta di Mercedes Bresso, il cui nome era girato come possibile sottosegretario nell’agenda dell’ex ministro Andrea Orlando, sarebbe in predicato di prendere la strada per la Liguria. Il vicesegretario nazionale lo vorrebbe commissario della federazione della sua provincia.

La numero uno del Pd di La Spezia, Federica Pecunia, è passata con Renzi lasciando vacante il suo posto in un organismo che ha visto il transito a Italia Viva di altri due componenti. La soluzione del commissariamento è stata prospettata in questi giorni in una riunione al Nazareno e l’ex guardasigilli ha caldeggiato la nomina di Borioli. Nomina che tra i dem spezzini se viene considerata una scelta naturale dagli orlandiani, pare suscitare qualche perplessità in altre componenti che nell’incarico al tesoriere del Pd piemontese intravvedono un tentativo da parte di Orlando di assicurarsi la gestione del partito fino alle elezioni regionali del 2020 attraverso un suo fedelissimo qual è l’ex senatore alessandrino.       

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