OPERE & OMISSIONI

Asti-Cuneo, "De Micheli decida"

L'Europa ha ricevuto due piani contraddittori e ora chiede al Governo e alla ministra Pd di mettere fine alla manfrina e comunicare le intenzioni. Cirio conferma il rischio concreto dell'apertura di una procedura d'infrazione

Cosa aspetta Paola De Micheli per decidere una buona volta se per l’Asti-Cuneo intende proseguire, come promesso agli alleati grillini, con il piano del suo immediato predecessore Danilo Toninelli oppure se intende andare avanti sulla strada tracciata (e quasi ultimata) dell’attuale capogruppo del suo partito Graziano Delrio quando era alle Infrastrutture?

La ministra del Pd, aldilà di esternazioni informali (come quella a dir poco tempestiva con la collega penstastellata Fabiana Dadone alla quale assicurò il prosieguo della linea Toninelli, addirittura il giorno del giuramento) non ha ancora deciso. Una, pur assai diplomatica, sveglia arriva così da Bruxelles. È stato infatti l’ambasciatore Michele Quaroni, numero due della Rappresentanza permanente italiana presso l’Unione Europea a confermare che l’Europa aspetta che l’Italia decida. Lo ha fatto oggi rispondendo alla richiesta di chiarimenti avanzata dal governatore Alberto Cirio, volato nella capitale belga per cercare di capire a che punto è la questione. Con lui anche il vicecapo di gabinetto della Regione Davide Donati e il sindaco di Alba Carlo Bo.

“La Rappresentanza ci ha confermato che la Commissione Europea, alla luce del cambio di governo italiano, attende che il nuovo esecutivo dica ufficialmente la strada che si intende seguire per il completamento dell’Asti-Cuneo”.

Insomma, non pare sia bastato un mese alla ministra per decidere o forse per cercare l’impossibile soluzione per non urtare i Cinquestelle e nel contempo non smentire il suo capogruppo.

“La Commissione – riferisce Cirio al termine dell’incontro  - ha due dossier aperti sul tavolo: quello Delrio, già autorizzato, e quello Toninelli su cui abbiamo chiarito che non serve sotto il profilo giuridico una autorizzazione preventiva della Commissione, anche se è evidente che con il livello di attenzione mostrato il rischio di infrazione è reale”.

Rischio confermato dall’approfondimento richiesto dalla Commissione stessa ancora nel giugno scorso riguardante la discussa questione del valore della quota di subentro da pagare al concessionario uscente da parte di quello entrante ritenuta troppo alta e quindi potenzialmente lesiva delle regola sulla concorrenza. La relazione tecnica con le risposte a questi dubbi è arrivata solo ad agosto, inviata dal ministro Toninelli nel periodo di passaggio tra il vecchio e il nuovo governo.

“Prima di iniziare la verifica sulle informazioni ricevute, la Commissione chiede, però, di sapere ufficialmente quale via intenda seguire il nuovo ministro” è stato spiegato al governatore. “Nel caso vanga scelta la soluzione Toninelli l’Italia dovrà prepararsi a difendere, ed eventualmente integrare, la relazione tecnica e battagliare per ottenere l’ok. Nel caso in cui, invece, si tornasse alla soluzione Delrio il via libera dall’Europa esiste già e non sarebbero necessari altri passaggi”.

Di fronte a queste due ipotesi “il governo italiano non ha ancora chiarito la propria scelta ed è urgente che lo faccia. È quello che abbiamo detto ieri anche al premier Conte nel nostro incontro a Torino”, ricorda Cirio.

“Qualunque sia la via, il Governo deve decidere in fretta. Perché al momento tutto è fermo e quelle che rischiano di apparire all’Europa come sterili gelosie politiche, con il Pd attaccato alla soluzione Delrio e il M5S a quella Toninelli, tengono in scacco la decisione. E a pagare lo stallo è un territorio che aspetta da più di 30 anni questa autostrada”, osserva il governatore. E sono passati solo tre mesi da quando lo stesso Cirio uscendo dall’incontro con Toninelli auspicava l’apertura dei cantieri entro l’estate. Ma se, non senza ragione, Delrio già in quell’occasione aveva sollevato più di una perplessità sul piano del suo successore grillino, adesso è la De Micheli a dire, una volta per tutte, cosa intende fare.

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