Fca-Psa: al lavoro per unire le forze

Fca e Psa progettano di unire le forze per creare un leader mondiale in una nuova era della mobilità sostenibile". Lo annunciano le due società. Il nuovo gruppo che nascerà dalla fusione sarà controllato al 50% dagli azionisti del gruppo Psa e al 50% dagli azionisti di Fca. Nella nuova società che Fca e Psa stanno progettando John Elkann sarà presidente, Carlos Tavares ceo e membro del consiglio di amministrazione. Ci sarà una capogruppo olandese e una governance bilanciata tra gli azionisti con una maggioranza di consiglieri indipendenti. Il consiglio di amministrazione sarebbe composto da 11 membri: 5 saranno nominati da Fca (incluso John Elkann) e 5 nominati da Psa (inclusi il senior independent director e il vicepresidente). Nel board ci sarà anche il ceo Carlos Tavares che avrà un mandato iniziale di 5 anni. 

"Questa convergenza crea un significativo valore per tutti gli stakeholder e apre a un futuro brillante per la società risultante dalla fusione. Sono soddisfatto del lavoro fatto finora con Mike e sarò molto felice di continuare a lavorare con lui per costruire insieme un grande gruppo". Lo afferma Carlos Tavares, amministratore delegato di Psa. "Sono contento di avere l'opportunità di lavorare con Carlos e il suo team su questa aggregazione che ha potenziale per cambiare il settore". E' il commento di Mike Manley, attuale amministratore delegato di Fca sull'intesa con Psa. "Abbiamo una lunga storia di cooperazione con Group Psa e sono convinto che, insieme a tutte le nostre persone, potremo creare una società leader nella mobilità a livello globale", aggiunge Manley.

La nuova capogruppo con sede in Olanda sarebbe quotata su Euronext (Parigi), Borsa Italiana (Milano) e al New York Stock Exchange e continuerebbe a mantenere "una importante presenza" nelle attuali sedi operative centrali in Francia, Italia e negli Stati Uniti. Lo statuto della nuova società risultante dalla fusione dovrebbe prevedere che il sistema di loyalty voting operi in modo tale da non assegnare a alcun azionista voti in Assemblea in misura eccedente il 30% del totale voti espressi. Si prevede inoltre che non ci sia alcun trasferimento dei diritti di doppio voto esistenti, ma che i nuovi diritti di doppio voto speciale maturino dopo un periodo di detenzione delle azioni di tre anni dal perfezionamento della fusione. Un periodo di standstill di 7 anni a partire dal perfezionamento della fusione troverebbe applicazione in relazione alle partecipazioni azionarie di Exor, Bpifrance Participations Sa, Dfg e la famiglia Peugeot. Exor, Bpifrance Participations e la famiglia Peugeot sarebbero inoltre soggetti ad un periodo di lock-up di 3 anni in relazione alle rispettive partecipazioni. Unica eccezione, alla famiglia Peugeot sarebbe concesso di aumentare del 2,5% la propria partecipazione nella società risultante dalla fusione nei primi 3 anni successivi al closing, esclusivamente acquisendo azioni da Bpifrance Participations e Dfg. Prima del perfezionamento dell'operazione, Fca distribuirebbe ai propri azionisti un dividendo speciale di 5,5 miliardi di euro, oltre la propria partecipazione in Comau. Inoltre, sempre prima del perfezionamento dell'operazione, Peugeot distribuirebbe ai propri azionisti la partecipazione del 46% detenuta in Faurecia. Ciò consentirebbe agli azionisti del gruppo risultante dalla fusione, si spiega nella nota, "di condividere equamente le sinergie e i benefici derivanti da una fusione, riconoscendo nel contempo il valore significativo della piattaforma differenziata di Fca in Nord America e la sua forte posizione in America Latina, compresi i suoi margini ai vertici del settore in quelle regioni". "Ciò rifletterebbe - si dice ancora - anche il valore aggiunto che i marchi globali di fascia alta di Fca, Alfa Romeo e Maserati, apporterebbero grazie al loro notevole potenziale di sviluppo". Il portafoglio esteso coprirebbe tutti i segmenti di mercato con marchi iconici e prodotti competitivi basati su piattaforme razionalizzate e sull'ottimizzazione degli investimenti. La proposta sarebbe sottoposta al processo di informazione e consultazione dei competenti organismi di rappresentanza dei lavoratori e soggetta alle consuete condizioni di closing, tra cui le approvazioni finali da parte dei rispettivi consigli di amministrazione del Memorandum of Understanding vincolante e l'accordo sulla documentazione definitiva.

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