Maltratta familiari perché "posseduti da demoni", arrestato

Upmo di oirigine marocchina costringeva moglie e figli a bere un intruglio nauseabondo perché era convinto che dovesse "liberarli dai demoni" e in caso di rifiuto scattava la violenza fisica. Ora è stato arrestato dalla polizia di Stato, a Novara, con l'accusa di maltrattamenti. Gli agenti, intervenuti nell'appartamento di famiglia dopo la segnalazione della donna, hanno trovato uno dei due ragazzi - entrambi minorenni - pallido e dolorante: il giovane ha riferito di avere dovuto ingurgitare cinque litri del liquido e di avere vomitato. Nella camera da letto sono state trovate due taniche, una piena e l'altra vuota. L'arrestato è un 48enne di origini marocchine. Dopo l'udienza di convalida dell'arresto il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere. E' stata la figlia a parlare agli agenti di vessazioni e soprusi che andavano avanti da circa 10 anni. Secondo il suo racconto il comportamento del padre peggiorò nell'estate del 2020, quando cominciò a dirsi convinto che fosse necessario "liberare dai demoni" la famiglia. Da qui la pratica di costringere tutti, con cadenza mensile, ad assumere a dosi di cinque litri una bevanda che provocava nausea, diarrea e prolungata inappetenza.

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