Embraco: Cirio, stallo inaccettabile, a Roma si decidano

"Da Roma si decidano, e la smettano di dare proroghe di fiducia a chi sta dimostrando nei fatti di non partire poi con la produzione. Il problema più grave è continuare a non fare niente. Anche perché se un piano B deve partire, bisogna innanzitutto dire che il piano A non ha funzionato. Invece, per non dover chiarire che qualcuno ha sbagliato, si tiene in piedi una cosa che non regge: ma restare ad aspettare non e' più accettabile". Così sulla situazione Embraco il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, a margine di un appuntamento a Torino. "La Regione Piemonte - ha detto Cirio - non molla di un millimetro la presa. Noi siamo con i lavoratori a tenere alta l'attenzione e a tenere aperto il tavolo con il ministero. Ma non dimentichiamo che questa è una scelta del Mise, figlia di promesse fatte ai lavoratori. Chi ha sbagliato si assuma le proprie responsabilità. Se potessimo gestire noi la crisi con l'autonomia regionale probabilmente lo faremmo in modo diverso. Oggi però la deve gestire il ministero, e la Regione è lì pronta e attenta, non solo a garantire il paracadute che è importante, anche se noi vorremmo garantire che le persone abbiano un lavoro non un ammortizzatore sociale. Ci siamo anche spinti oltre, facendo da ponte con le banche, ma non ha funzionato".

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