DIRITTI & ROVESCI

Stranieri penalizzati e discriminati

È questa la conclusione del rapporto di Prefettura e Comune sulla vita degli immigrati a Torino. E a dispetto di certa propaganda hanno più difficoltà degli italiani a ottenere la casa popolare. I romeni si confermano i più numerosi

Gli stranieri continuano a essere “penalizzati o discriminati per provenienza, appartenenza religiosa, accessi a servizi e welfare, come la casa o l'istruzione”. È la conclusione del Rapporto 2018 dell'Osservatorio interistituzionale sugli stranieri in provincia di Torino, giunto alla ventiduesima edizione, redatto da Prefettura e Comune. Rispetto all’anno scorso, lo Sportello del Comune di Torino ha registrato un aumento di accessi di persone in possesso di una protezione, ma in cerca di accoglienza, formazione e lavoro. “Segno del permanere di condizioni di fragilità, nonostante l’ottenimento di una protezione legale”.

Dal documento emerge che nel 2018 il numero degli stranieri continua a crescere (1.439 in più rispetto al 2017) per un totale di 221.842 persone, pari al 9.82% del totale. A Torino, in particolare, si osserva un lieve incremento degli stranieri (331 in più rispetto all’anno precedente) che rappresentano il 15% della popolazione. Fra le nazionalità più presenti al primo posto si confermano i rumeni (46%) seguiti da marocchini, cinesi e albanesi.

Con riferimento all’abitare, si evidenzia un peggioramento generale e diffuso in tutta la popolazione, con il disagio che è particolarmente forte per i migranti “sia per problemi di carattere economico-finanziario –  spiegano dall’Osservatorio – sia per le forme di discriminazione più o meno evidenti nel mercato immobiliare”.Tra gli assegnatari di alloggi popolari aumentano gli italiani rispetto agli stranieri (533 famiglie nel 2018 contro le 255 comunitarie ed extracomunitarie): un dato che smentisce gli allarmi verso una presunta “discriminazione al contrario”, argomento usato abitualmente da alcune formazioni della destra per richiedere criteri più stringenti per le assegnazioni a cittadini non piemontesi.

Riguardo all’istruzione, la presenza dei minori stranieri nelle scuole (soprattutto in quelle primarie) continua ad aumentare. Nell’anno scolastico 2018/2029 sono 62.233, pari al 13% degli studenti. In provincia di Torino il 40% degli alunni stranieri sono iscritti a istituti tecnici, mentre solo il 32% si trova nei licei , e presentano un alto rischio di dispersione scolastica. Rispetto ai coetanei italiani, i minori stranieri con disabilità sono penalizzati: per loro è più complicato e meno precoce l’iter diagnostico.

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