DISCORDIA ISTITUZIONALE

"Stop alla nuova Ztl o niente fondi", Regione contro il Comune di Torino

Offensiva politica del leghista Ricca, sposata dall'assessore forzista Tronzano: "Appendino ha intenzione di fare cassa sulle tasche dei torinesi, da noi non avrà più un soldo". La replica di Appendino: "Nessun passo indietro e imparate a rispettare le istituzioni"

A Palazzo Civico è parso come un vero e proprio ricatto, per la Lega è semplicemente la difesa dei cittadini torinesi. Fatto sta che è esplosa la polemica sull’ordine del giorno annunciato da Fabrizio Ricca nella sua doppia veste di capogruppo del Carroccio a Torino e assessore regionale, in cui si minaccia lo stop dei trasferimenti al capoluogo piemontese se non verrà sospeso il progetto di nuova Ztl a pagamento in vigore dal giugno del prossimo anno. “Se l’amministrazione Appendino ha intenzione di fare cassa (la loro stima è di 500mila euro al mese) sulle tasche dei torinesi, la Regione ha il dovere di azzerare i fondi che il Comune percepisce – attacca Ricca –. La nuova Ztl non è utile a combattere l’inquinamento, non esistono infatti studi dirimenti che lo attestino, ma se si vogliono trovare soluzioni concrete su questo tema, senza vessare residenti e commercianti, la Regione è disponibile al confronto e a identificare risorse necessarie per migliorare la qualità dell’aria”.

La nota è congiunta con il collega del Bilancio Andrea Tronzano di Forza Italia il quale afferma senza alcun dubbio che darà “parere favorevole a questa proposta – dice Tronzano –. Abbiamo sempre fatto la nostra parte nei confronti di questa amministrazione, fatto testimoniato anche dai 500mila euro che abbiamo recentemente stanziato, nonostante la limitatezza di risorse, per aiutare i commercianti che soffrono per i cantieri di lunga durata aperti vicino alle loro attività. La nostra, quindi, non è una battaglia strumentale ma dettata da una visione pragmatica e favorevole al tessuto imprenditoriale che oggi sta soffrendo anche in seguito a provvedimenti ideologici come la nuova Ztl”.

Ricca spiega inoltre che “la rimodulazione dei trasferimenti verso il Comune non comprenderà quelli per servizi essenziali e i soldi risparmiati saranno usati per interventi gestiti direttamente dalla regione, utili per i torinesi, ma fuori bilancio per l’amministrazione cittadina”.

Ma di tornare sui suoi passi Chiara Appendino neanche ci pensa e definisce le parole dei due assessori “un goffo tentativo di pressione politica” oltreché “una totale e inaccettabile mancanza di rispetto nei confronti delle Istituzioni che rappresentano e di tutti i cittadini. Torinesi e piemontesi. Io, come Sindaca – prosegue Appendino – non mi sognerei mai, in nessun caso, di avanzare ricatti contro qualunque altro esponente delle Istituzioni del quale non condivido scelte di sua stretta competenza (perché, lo ricordo, la riforma del Centro Aperto è competenza cittadina)”.

Un attacco frontale, quello della sindaca che accusa Ricca e Tronzano di “fare campagna elettorale”. Perché “il Piemonte è la culla delle Istituzioni e dell’Unità d’Italia. Non merita una simile umiliazione da parte delle sue rappresentanze e mi chiedo su questo punto cosa ne pensi il presidente Cirio”. Insomma su Centro Aperto “nessun passo indietro”.

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