IL NUOVO CHE ARRANCA

Dalla rottamazione al riciclo, con Renzi i reduci del pentapartito

Incontro alla Pinacoteca Albertina con il coordinatore nazionale di Italia Viva Rosato e il senatore Marino. A patrocinare la rimpatriata con qualche politico della Prima Repubblica l'ex segretario torinese dell'Udc Striglia. Tra i volti noti il socialista Cantore

Democristiani, ex socialisti, berlusconiani pentiti e apolidi in cerca di una patria. C’era una fauna politica piuttosto variegata questa mattina in una piccola sala della Pinacoteca Albertina al cospetto del coordinatore nazionale di Italia Viva Ettore Rosato e del senatore “boschiano” Mauro Marino. Una quarantina di persone in tutto, contattate una per una da Massimo Striglia, commercialista di Chivasso, già segretario subalpino dell’Udc, un tempo vicino a Michele Vietti, poi finito suo malgrado e senza mai essere nemmeno indagato nel tritacarne dell’inchiesta Minotauro che lo costrinse alle dimissioni dal suo incarico. Ora prova a rientrare nella mischia e per farlo ha messo insieme un drappello di amici disposti, a quanto pare, a seguire Matteo Renzi.

Tra loro anche chi come il consigliere di Rivalta Michele Colaci l’adesione l’ha già annunciata da tempo, uno dei primi nel Torinese, a entrare dalla porta di destra, cioè da Forza Italia. Pronto per questa nuova impresa anche il candidato sindaco di Collegno Andrea Di Filippo, un passato nella casamatta berlusconiano prima di tentare (senza fortuna) la corsa in solitaria, con una coalizione civica, alla guida di una delle roccaforti rosse dell’hinterland. Più prudente è apparso, invece, il presidente del Consiglio comunale di Grugliasco Salvatore Fiandaca che un abboccamento con i renziani torinesi già lo aveva avuto nelle settimane scorse. In platea anche un volto noto della politica subalpina come Daniele Cantore, segretario del Psi cittadino, più volte consigliere regionale prima sotto le insegne del garofano e poi del centrodestra, capogruppo berlusconiano in Sala Rossa. Insomma, partito come rottamatore ora Renzi pare pronto a reclutare persino certe riserve della Prima Repubblica e chissà che con il ritorno del proporzionale non miri a riverdire i fasti, si fa per dire, del pentapartito che fu.

Nei vari interventi è emersa l’attenzione e l’interesse per l’ultima impresa dell’ex premier da parte di chi vede in Italia Viva l'unico spiraglio per rimanere vivo lui, almeno politicamente. Un paio d’ore prima di congedare Rosato, diretto ad Aosta dove nel pomeriggio ha partecipato alla presentazione ufficiale del partito nella Vallée assieme alla deputata ligure Raffaella Paita.

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