Cassa integrazione in Piemonte: a novembre +99%

In Italia, a novembre, come evidenziano i dati del Servizio politiche territoriali della Uil Nazionale, sono state richieste 30.890.704 ore di cassa integrazione, con un aumento del 19,5% rispetto al mese precedente. In Piemonte la richiesta è stata di 6.891.428 ore, in aumento del 99,1% (+67,4% ordinaria, +122,4% straordinaria, -100% in deroga, ormai estinta). Il Piemonte è la prima regione per ore richieste, seguita dalla Lombardia. A novembre, i lavoratori piemontesi tutelati sono stati 40.538, in aumento di 20.177 unità rispetto al mese di ottobre. L'andamento nelle province piemontesi, nel confronto tra novembre e ottobre 2019 è stato il seguente: Asti +839,6%, Torino +141,9%, Cuneo +137%, Biella +100,8%, Alessandria +75,4%, Vercelli -19,4%, Verbania -62,8%, Novara -92,9%. Torino, con 5.731.818 ore, ha nuovamente il primato nelle richieste, davanti a Livorno e Milano. Nel raffronto regionale tra i primi undici mesi del 2019 e del 2018, le ore di cassa integrazione sono aumentate del 10,9% (+10,2% ordinaria, +11,5% straordinaria, -79,2% deroga). A livello nazionale sono aumentate del 20,4%. Il Piemonte è al secondo posto in Italia per ore richieste, dopo la Lombardia. Le province piemontesi hanno fatto registrare il seguente andamento: Biella +337,6%, Torino +28,2%, Novara +20%, Vercelli +4,8%, Alessandria -14,9%, Verbania -51,4%, Asti -54,9%, Cuneo -59,9%. Torino, con 21.679.442 ore richiese, si conferma di gran lunga la città più cassaintegrata d'Italia, accentuando la distanza rispetto a Roma (13.005.531) e Milano (12.169.283). Nei primi undici mesi dell'anno, la media mensile dei lavoratori piemontesi tutelati è stata di 16.338, in crescita di 1.601 unità rispetto all'analogo periodo del 2018. Nella nostra regione, la variazione percentuale della cassa integrazione per settori produttivi, nel confronto tra i primi undici mesi del 2019 e del 2018, è stata la seguente: Industria (unico settore in crescita) +16,6%, Edilizia -41,9%, Artigianato -85,8%, Commercio -30,3%, per un totale di +10,9%. 

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