EMERGENZA SANITARIA

Canelli: "Troppa fretta ad aprire le scuole"

Il sindaco leghista di Novara critico sulle misure prese dal governo di concerto con la Regione. "Abbiamo studenti che arrivano dalla Lombardia". Niente allarmismi, "ma non abbassiamo la guardia"

Critico sulla riapertura delle scuole mercoledì prossimo decisa dal governo per il Piemonte, insieme all’allentamento di una serie di misure in atto già da lunedì, il sindaco leghista di Novara Alessandro Canelli.

“È un provvedimento poco attento a certe dinamiche”, sostiene. E a supporto della sua tesi Canelli ricorda, in un colloquio con la Voce di Novara, come “la nostra provincia confina con la Lombardia e io sono nettamente in disaccordo con la riapertura delle attività da lunedì”. Il primo cittadino di Novara, esponente di spicco della forza politica più pesante nella coalizione di governo regionale, spiega le ragioni della sua contrarietà che ancora non si sa quali esiti potrà avere: “Noi siamo i più esposti, le nostre scuole sono frequentate da ragazzi che arrivano dalla Lombardia: che senso ha chiudere nella regione vicina e da noi no?”.

Quindi, bene la soluzione adottata dal presidente Alberto Cirio che consente di “prendere tempo, due giorni, per monitorare la situazione. Poi – aggiunge Canelli – decideremo come comportarci. Nel caso in cui dovessero aumentare i casi di contagio, non è detto che le scuole riapriranno mercoledì”. Il sindaco rimarca i pochi casi di Coronavirus in Piemonte rispetto ad altre regioni, proprio “perché le misure di contenimento hanno dato dei risultati positivi”. Quindi, “pur senza creare allarmismi, non bisogna abbassare la guardia”.

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