Coronavirus: garante carceri, interventi prima che sia tardi 

Si intervenga al più presto per diminuire la popolazione nelle carceri italiane, "prima che sia troppo tardi e si compia una tragedia dovuta al propagarsi del virus Covid-19". Lo chiedono i garanti dei detenuti della Regione Piemonte, che si uniscono all'appello pubblico scaturito dalla Conferenza dei garanti territoriali e rivolto al Presidente della Repubblica, alle Camere, ai presidenti di Regioni, Province e Città metropolitane e ai sindaci. "Bisogna portare nel giro di pochi giorni la popolazione detenuta sotto la soglia della capienza regolamentare effettivamente disponibile", dice l'appello. La comunità penitenziaria piemontese - sottolinea una nota dei garanti piemontesi - conta, ad oggi, 4.514 detenuti, ristretti nelle 13 carceri per adulti e nell'istituto penale per minori, con una capienza effettiva complessiva di appena 3.783 posti: vi sono almeno 731 detenuti in più rispetto ai posti disponibili con un indice di sovraffollamento sopra la già alta media regionale (120%) ad Alessandria San Michele 153%, Alba e Ivrea 142%, Asti 139%, Biella 138%, Vercelli 135%. Nelle carceri piemontesi lavorano 3.000 agenti di polizia penitenziaria e circa 500 operatori dei vari settori. "Un quadro complessivo - conclude la nota - che rappresenta di per sé una situazione vulnerabile al rischio contagio, come ha sottolineato anche papa Francesco. I detenuti e gli agenti in primis ne sono tragicamente consapevoli. Urgono provvedimenti deflattivi che consentano la domiciliazione dei condannati a fine pena, e la prevenzione e l'assistenza a quanti devono restare in carcere". 

print_icon