FASE 2

Semaforo verde per tram e bus

Con l'allentamento del lockdown e la ripresa di alcune attività produttive da lunedì riprenderanno il servizio circa la metà dei trasporti pubblici.

Debutta la Fase 2 anche nel trasporto pubblico. In Piemonte da lunedì prossimo ripartirà il 45-50 per cento dei bus e treni. Ad annunciarlo è l’assessore ai Trasporti della Regione, Marco Gabusi che parla di “un piano di ripresa dei servizi consistente, ma graduale, che il Piemonte ha voluto avviare, ma non da solo. Non stiamo andando in ordine sparso, anzi il coordinamento con i nostri vicini è stato fondamentale per capire come affrontare questa nuova fase”, dice, rispondendo alle critiche piovute dai gruppi Pd di Liguria e Piemonte rispetto a un mancato coordinamento tra le Regioni. “La ripresa del servizio di trasporto pubblico – prosegue Gabusi – è un tema su cui stiamo lavorando di concerto con tutti i territori limitrofi. Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta sono i nostri interlocutori quotidiani: vogliamo ripartire coordinati con l’obiettivo di dare un servizio utile a chi dovrà muoversi già nei prossimi giorni e, soprattutto successivamente, in vista del graduale riavvio delle attività nelle prossime settimane, fino alla riapertura delle scuole a settembre”.

L'assessore chiede al governo “maggior chiarezza” sul tema della sicurezza a bordo di bus e treni nella fase 2: “Non possiamo pensare che le aziende siano responsabili dei controlli a bordo dei mezzi per far valere le regole sul distanziamento sociale”, dice. Il governo, sottolinea Gabusi, “non ha ancora chiarito chi si accollerà l’extra costo per le aziende dovuto alla mancata bigliettazione per la ridotta capienza a bordo”. Aggiunge l’assessore: “Le aziende, a partire da Trenitalia, ma anche tutte le imprese locali che erogano servizi di trasporto pubblico, hanno dimostrato ampia disponibilità per potenziare le misure di sicurezza, dall’igienizzazione all’allestimento a posti ridotti della Fase 2, ma dal punto di vista economico vanno sostenute. Non possono essere lasciate da sole”. Vi sono problemi di cassa per tutte le aziende di trasporto pubblico: “come Regione Piemonte stiamo centellinando le risorse cercando un equilibrio per tutti i soggetti per poter dare il servizio ai cittadini senza far crollare le aziende. Abbiamo chiesto 600 milioni ma non ci sono state certezze dal ministro dei Trasporti. Vedremo se ci saranno nuove notizie nel decreto di maggio”.

L'allestimento dei mezzi pubblici nella fase 2, in Piemonte, sarà “complesso”. Le linee guida a livello nazionale consentono l’utilizzo di un posto su tre sia sui bus sia sui treni. “Abbiamo immaginato – spiega l’assessore regionale – di applicare queste indicazioni ad un bus cittadino: da circa 100 posti scendiamo a 13, un numero poco gestibile alla luce del traffico previsto. Nei prossimi giorni potenzieremo i sistemi di monitoraggio e cercheremo di dare anche un impulso maggiore alla digitalizzazione dei servizi”. Oggi, in commissione, Gabusi ha aggiunto: “Per i rimborsi degli abbonamenti stiamo dialogando con il Governo per sbloccare la situazione. Quella in arrivo sarà una fase importante perché ci permetterà di calibrare le successive, fino a settembre, quando riapriranno le scuole e il flusso di passeggeri sarà decisamente più corposo”. Il trasporto pubblico subirà un ulteriore cambiamento, dovendo passare da una fase di estrema riduzione del servizio ad una fase di graduale ripristino: le modalità andranno di pari passo con la riapertura delle attività: “Abbiamo fatto incontri con le grandi aziende che riaprono, Fca ad esempio ha cambiato gli orari di lavoro: 8 turni con ingressi sfalsati ogni mezz’ora. Apriremo un tavolo con le aziende di tutti i territori, Anci e i mobility manager per coordinare le riaperture di uffici e aziende. L’organizzazione del trasporto seguirà le esigenze delle imprese e delle attività”.

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