Finpiemonte, presidente "scortato"
13:17 Giovedì 30 Aprile 2020Nominato il board della finanziaria della Regione. Al presidente Molina, espresso dalla Lega, Cirio affianca due figure professionali non ascrivibili direttamente a nessuna parte politica: Bocchino e Irrera. Le minoranze piazzano due donne: Callegari e Passero
È stato nominato questa mattina il nuovo board di Finpiemonte, la cassaforte della Regione che avrà un ruolo strategico nella gestione delle risorse da elargire nella Fase 2 dell’emergenza Covid. Proprio per questa delicata funzione cui è chiamato a svolgere a sostegno del sistema delle imprese, la composizione del cda è stata particolarmente complessa.
La poltrona di presidente era già stata prenotata da tempo dalla Lega per Roberto Molina, funzionario del Banco Bpm, ma soprattutto segretario del Carroccio alessandrino e in stretti rapporti con il leader piemontese Riccardo Molinari. Proprio il profilo spiccatamente politico e, a detta di alcuni, un poco convincente tratto professionale del presidente ha convinto il governatore Alberto Cirio a imporre figure dal solido curriculum: Umberto Bocchino (che assumerà la carica di vicepresidente) e Maurizio Irrera.
Il primo è un commercialista, esperto in valutazioni d’azienda e bilanci, ordinario di Economia d’azienda all’Università di Torino, revisore dei conti per Bg&Partners, componente di una lunga serie di consigli di amministrazione. Passato alle cronache per essere stato il “laudatore” della laurea honoris causa di Jonella Ligresti, per aver fatto parte del cda di quattro società del gruppo Sai nell’Università subalpina si erano levate numerose critiche sull’inopportunità di tale commistione.
Irrera è invece un avvocato, ordinario di diritto commerciale, componente del cda di Fondazione Crt e Iren, la multiservizi pubblica in cui è stato nominato da Chiara Appendino dopo aver seguito per conto di Palazzo Civico la stesura dei nuovi patti parasociali. Di volta in volta, proprio in virtù di chi gli ha conferito gli incarichi è stato considerato vicino alla Lega novarese, poi ai renziani di Davide Gariglio (quando questi era un fan dell'ex Rottamatore), poi un simpatizzante grillino.
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Per l’opposizione il Pd ha indicato Mia Callegari, docente associato di Diritto bancario e commerciale, suggerita ai dem, secondo quanto si apprende, direttamente dall’ex presidente Stefano Ambrosini che l’ha avuta al suo fianco nel cda della Banca Intermobiliare. Il M5s, infine, sarà rappresentato da Giuliana Passero, avvocato cassazionista titolare dell’omonimo studio da lei fondato, vicepresidente di sezione presso la commissione tributaria provinciale di Torino. Per la prima volta accade dunque che tutti i componenti del cda abbiano un curriculum professionale decisamente più qualificato del presidente di Finpiemonte. Confermato, infine, il direttore generale Marco Milanesio, selezionato la scorsa estate dal precedente cda, che intanto pare aver stretto un rapporto di fiducia con il governatore Cirio.