VERSO IL 2021

Grillini disperati ora corteggiano il Pd

Sempre più in crisi il M5s di Torino evoca lo spauracchio della destra per spingere i dem a un'alleanza (che eviti la loro estinzione). Il consigliere Versaci spera che "le vacanze possano portare buoni consigli" e Appendino medita sul suo futuro

Questo matrimonio non s’avrebbe da fare, però anche una storia che parrebbe scritta sulla pietra può cambiare. Soprattutto se di fronte a quello che Fabio Versaci, consigliere comunale torinese dei Cinquestelle, uno dei volti più noti del movimento sotto la Mole, definisce un “un amore non corrisposto tra il M5s e il Pd” si staglia l’incubo di una vittoria del centrodestra alle comunali del prossimo anno. Uno spauracchio agitato come estremo tentativo per riaprire un canale di dialogo con gli arcinemici di ieri, ma anche di vagheggiare una qualche prospettiva (politica e personale) per una compagine, quella grillina, ormai frantumata e rantolante.

Segnali di apertura, difficile interpretare altrimenti le parole che l’esponente pentastellato affida a un post sui social: “Il rischio che il centrodestra, per la prima volta nella storia, conquisti Torino è ben concreto”, sostiene Versaci, dietro le cui parole molti scorgono il pensiero della stessa Chiara Appendino, essendo l’ex presidente della Sala Rossa uno degli esponenti tradizionalmente più fedeli alla sindaca. Lo stesso augurio “che le vacanze estive possano portare a tutti buoni consigli” pare indirizzato sia alla componente più intransigente del M5s che non vuole saperne di un'alleanza organica coi dem, sia a questi ultimi che almeno a livello locale continuano a mostrare di voler tenere il punto sul niet a un’intesa che ricalchi quella di Governo.

“In questi anni di impegno politico ho imparato che i trend elettorali sono molto difficili da arrestare”, scrive citando l’esempio del M5s e della Lega di Matteo Salvini che, osserva, “sono convinto vincerà ancora, anche perché il Movimento e il Pd vivono – appunto – la fase dell’amore non corrisposto”. Realismo o rito scaramantico non si sa, certo è che il consigliere si dice convinto che “probabilmente nulla nascerà a livello locale tra noi e il Pd”, questo anche perché il partito di Zingaretti a Torino “è convinto di vincere le elezioni facendo propaganda contro Appendino e continua a non capire che il vero pericolo per il 2021 è la coalizione di centrodestra”.

Versaci non nega di vedere come “davvero complicato che la nostra base possa digerire un’alleanza con alcuni eletti del Pd torinese che passano il tempo a demonizzarci”. Non cita, ma resta sul tappeto, anche la posizione di quelle forze come Italia Viva e i Moderati che hanno sempre posto come pregiudiziale per un centrosinistra unito l'assenza dei Cinquestelle dalla coalizione. Non si nasconde neppure il fatto che il M5s sia “in un momento molto confuso”. Confessa: “Non sembriamo ancora aver capito cosa vogliamo fare, soprattutto relativamente alla possibilità per Appendino di riprovarci per un secondo mandato, ammesso ovviamente che lei sia interessata a farlo”.

La sindaca, in verità, pare molto più interessata a un ruolo di vertice nazionale, come auspicato da Luigi Di Maio. A farla propendere in tal senso non sarebbe soltanto la prospettiva della guida del movimento (sia pure nell’ambito di una segreteria collegiale), ma anche la consapevolezza di quanto la sua presenza possa pregiudicare definitivamente ogni prospettiva di un centrosinistra giallo-rosso, senza tralasciare le vicende giudiziarie che ancora la riguardano. Insomma il vincolo del doppio mandato, sarebbe forse l’ultimo dei problemi, anche perché tutto lascia pensare che presto i grillini metteranno in soffitta anche quel totem.

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