Vendemmia, quantità uve non cresce ma qualità resta ottima 

Parziale contrordine per la vendemmia in Piemonte: non è abbondante, ma resta di ottima qualità, in particolare per le uve nebbiolo, da cui nascono Barbaresco e Barolo, grazie alle escursioni termiche degli ultimi giorni. Sono le valutazioni della Confagricoltura regionale, a pochi giorni dal dall'inizio del raccolto delle uve nebbiolo nelle Langhe, nel Roero e nell'alto Piemonte mentre è nel pieno la vendemmia dell'uva barbera nell'Astigiano, nel Monferrato e nelle Langhe e dell'erbaluce nel Canavese. A cambiare le previsioni, fatte un mese fa, di un'inversione della tendenza, con una vendemmia più abbondante - spiega la Confagricoltura del Piemonte - il caldo e la scarsità di precipitazioni nell'ultima parte dell'estate, che hanno ridotto le rese rispetto alle previsioni. "I dati in arrivo dalle cantine - spiega Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte - riferiscono di una produzione sui livelli dello scorso anno per quanto riguarda le uve vendemmiate entro la prima decade di settembre. In particolare, moscato, dolcetto, brachetto, grignolino e cortese non avrebbero fatto registrare aumenti di produzione". Un aspetto positivo - aggiunge Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte - è la buona sanità delle uve: la vegetazione è in ordine e il legno è maturo, condizioni che sono di buon auspicio anche per la prossima annata".

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