VERSO IL 2021

Ultimi colpi del partito del Vaffa

Da una parte c'è chi non vede l'ora di tornare a sbraitare dall'opposizione, dall'altra chi prova a salvare la ghirba grazie a un'intesa coi nemici storici. Tra gli insulti di Versaci e il dito medio di Paoli parte lo psicodramma grillino

A ventiquattr’ore dal “passo di lato” di Chiara Appendino, nel Movimento 5 stelle è il giorno dell’elaborazione del lutto. E mentre la consigliera Maura Paoli affida il suo pensiero a un post su facebook (e soprattutto alla foto a corredo con il dito medio alzato) nella sgangherata maggioranza già ci si divide tra chi apre a una possibile intesa con il Pd e chi invece piuttosto sarebbe pronto a darsi fuoco.

A questa seconda schiera s’iscrive Daniela Albano, che proprio come Paoli, appartiene a quell’area di duri e puri in grado, in questi cinque anni, di mettere in croce la sindaca su Tav e acqua pubblica e far sì che le Olimpiadi fuggissero verso altri lidi: “Ho sempre detto di non essere favorevole a nessuna alleanza, perché tra noi e il Pd le differenze di visione politica sono incolmabili e non farebbero altro che creare enormi difficoltà in caso di vittoria” ha detto Albano in un colloquio con l’agenzia Dire. Poi aggiunge: “Se correre da soli significherà tornare all’opposizione lo faremo con determinazione ma non sopporto l’idea di una alleanza per mera convenienza elettorale”.

Intona il controcanto dall’ala più dialogante della Sala Rossa il collega Marco Chessa: “Credo che si debba prima fare un ragionamento interno su contenuti, idee e progettualità che portino ad avere un’idea politica ben precisa con esponenti selezionati e in grado di portarla avanti, capaci soprattutto di non generare le dinamiche da fuoco amico di questi anni. Una volta fatto questo lavoro interno, si potranno valutare se ci siano affinità con altre proposte politiche”. Chessa interpreta il pensiero di molti appendiniani, che in questi anni si sono sentiti ostaggio di una minoranza rumorosa e talvolta imbarazzante per la prima cittadina. Tra chi non vede l'ora di siglare un'alleanza, nella speranza che questa possa in qualche modo salvaguardarne la carriera politica, c'è il presidente della Sala Rossa Francesco Sicari.

Il dibattito ormai è aperto e con Appendino fuori dai giochi il Movimento 5 stelle è già pronto a scoppiare in un assemblearismo dagli esiti ignoti quanto pericolosi. Tra l’ex presidente del Consiglio comunale Fabio Versaci che manda “a fare in culo” tutti i detrattori della sindaca e la Paoli che regala un dito medio ai suoi amici di facebook il rischio di degenerare è piuttosto alto. La sensazione, tuttavia, è che non toccherà a nessuno di loro decidere se, in che modo e con chi il M5s siglerà un’alleanza alle prossime elezioni di Torino.

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