I giochi dei Garibaldi

Dicono che… tutto sia partito da un passatempo estivo: dalla sfida a disporre in ordine cronologico 32 avvenimenti storici scritti su bigliettini di carta da zio e nipote, nel corso di una villeggiatura al mare. Da lì l’escalation è stata continua: prima la consapevolezza che l’idea potesse trasformarsi in qualcosa di più “serio”, con la creazione di un set di card plastificate, e poi la fondazione di Garycom, startup che ha lanciato pochi mesi l’app LineTime. È partita così l’avventura imprenditoriale di Eugenio Garibaldi, torinese, 27 anni (ceo e founder dell’azienda) nipote di Pietro Garibaldi, economista e docente al Collegio Carlo Alberto. In soli nove mesi di vita LineTime è stata scaricata da 200mila persone. Il gioco è semplice e coinvolgente al tempo stesso: si tratta di scegliere una categoria (sono 46, tra cui storia, letteratura, arte, cinema… persino eroi Marvel, Game of Thrones) e ordinare gli eventi sulla linea del tempo, imparando dai propri errori e interagendo con gli altri utenti. “Al momento abbiamo lanciato un nuovo aumento di capitale – spiega il giovane Garibaldi – abbiamo obiettivi ambiziosi (1 milione di euro) ma vogliamo crescere in modo sano ed organico: questo round di finanziamento, che scade il 31 dicembre, è aperto ancora ad ulteriori “founder”. Al momento, i soci di Garycom sono 21 e comprendono professionisti affermati, in larga misura torinesi, come Alberto Anfossi, attuale segretario generale della Compagnia di San Paolo; Massimiliano Cagliero, ad di Banor Sim, l’imprenditore alberghiero Riccardo De Giuli; il business angel Andrea Rota; Enrico De Maria, ceo AAA, senza dimenticare Michele Denegri, la cui famiglia è proprietaria della Diasorin.

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