CENTRODESTRA

"Forza Italia non si faccia ingabbiare",
no alla polpetta avvelenata di Salvini

Napoli dà voce al malcontento diffuso tra i berluscones. "Costringerci in una Federazione significa imprigionare un patrimonio di valori e di credibilità e confonderlo con spinte e suggestioni politiche, sovraniste o populiste. Sarebbe una scelta suicida". D'accordo invece Cirio

“Le divisioni in politica fanno male, la confusione fa peggio”. Non fa breccia nella pattuglia dei berluscones nostrani la proposta lanciata da Matteo Salvini di dar vita a una federazione dei gruppi parlamentari di centrodestra. Se i colonnelli del Cavaliere si limitano a mugugnare in privato, a dare libero sfogo a ciò che i più pensano della “polpetta avvelenata” offerta dal leader della Lega è Osvaldo Napoli, politico di lungo corso da tempo collocato su posizioni critiche. “Il centrodestra nacque da un’intuizione di Silvio Berlusconi – ricostruisce il deputato di Giaveno –. Dopo i primi anni passati a stabilizzare l’equilibrio dell’alleanza, il centrodestra divenne una coalizione di governo, riconosciuta sul piano europeo e internazionale, in seguito all’ingresso di Forza Italia nel Partito Popolare Europeo. Aveva acquisito la sua credibilità in politica estera e messo solide radici nel sistema di alleanze europee ed atlantiche, con ciò assicurando una continuità con la storia dell’Italia repubblicana, di impronta liberale, europeista, cristiana e atlantista”.

Un quadro politico profondamente mutato, per certi versi irripetibile. “Oggi le tessere di quell’alleanza sono state rimescolate e alcuni presupposti che erano alla base del centrodestra di governo sono pericolosamente appannati – prosegue Napoli –. Proporre una federazione sarebbe controproducente prima di tutto per il centrodestra, ma sarebbe mortale per Forza Italia e Berlusconi”. Significherebbe consegnarsi prigionieri a una leadership che ha scarsa agibilità politica in Europa e, come si vede scarsa prospettiva di governo in Italia. L’unica apertura di credito tra gli azzurri alla mossa del Capitano arriva da Alberto Cirio che vede “positivamente il fatto che il centrodestra trovi una sua federazione in cui si stia tutti nel proprio ruolo all’interno di una compagine molto chiara. Perché è il momento della chiarezza e io sono uomo di centrodestra e quindi credo che sia logico e naturale trovare anche un meccanismo più chiaro da comunicare agli elettori, che ci veda tutti insieme e tutti uniti”. Una posizione, quella del governatore, che sembra dettata più da equilibri interni alla sua maggioranza che non dall’esigenza di delineare prospettive nazionali della coalizione.

“L’autonomia politica e strategica di Forza Italia è la carta migliore di cui dispone il centrodestra per aspirare al governo del Paese – sottolinea Napoli –. Costringerci in una Federazione significa ingabbiare un patrimonio di valori e di credibilità e confonderlo con spinte e suggestioni politiche, sovraniste o populiste che siano, capaci di annullarne il ruolo di garanzia per l’Italia. Chi mai potrebbe andare a parlare con Merkel o Biden o Macron avendo Salvini la golden share del centrodestra? La Federazione potrà nascere, forse, il giorno in cui questioni cruciali di politica estera ed europea avranno una risposta comune di tutte le forze del centrodestra, nel segno della solidarietà e di una convinta militanza pro-Europa. Per l’oggi dobbiamo preoccuparci di collaborare per salvare l’Italia dalla duplice minaccia sanitaria ed economica scatenata dal Covid. Per Forza Italia collaborare significa confrontarsi senza pregiudizi e senza ammiccamenti, nella chiarezza dei ruoli e nella distinzione delle proposte”, conclude Napoli.

Insomma, l’iniziativa di Salvini – arrivata dopo una serie di atti ostili (l’attacco al cuore dell’impero dio Berlusconi sulla vicenda Mediaset Vivendi, lo “scippo” di tre parlamentari, i complimenti al procuratore Nicola Gratteri per l’arresto del presidente del consiglio regionale calabrese, l’azzurro Domenico Tallini, infine le lodi sperticate alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, per allettarla in vista dei giochi per il Quirinale) – è destinata a restare al palo. E a riservare, nei prossimi giorni, nuove sorprese.

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