COVID & SCUOLA

Piano trasporti per tornare in classe

Più corse per i mezzi pubblici, creazione di "gruppi bus" stabili e differenziazione delle fermate. Le idee della Regione Piemonte per riprendere le lezioni in presenza dopo le feste di Natale

Carico dei mezzi al 50 per cento, doppio turno delle lezioni, creazione di “gruppi bus” stabili e differenziazione delle fermate. Si basa su questi elementi il piano emergenziale del trasporto pubblico discusso oggi dagli assessori della Regione Piemonte ai Trasporti, Marco Gabusi, e all’Istruzione, Elena Chiorino, con il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Fabrizio Manca in vista del confronto con i rappresentanti sindacali ed i dirigenti degli ambiti territoriali provinciali dell'istruzione. L'obiettivo è consentire a tutti gli studenti delle scuole medie e superiori di tornare a seguire le lezioni in classe dopo le festività natalizie.

Come detto, il carico dei mezzi sarà mantenuto al 50 per cento della capacità indicata sulla carta di circolazione, così come l’aumento del numero dei veicoli già realizzato negli orari di ingresso e uscita da scuola. Sono state 15.782 le corse aggiunte a settembre e ottobre, con una media di 480 corse in più al giorno, ricorrendo anche all'utilizzo di bus turistici. “Quest’estate, in vista della riapertura delle scuole – ha detto l’assessore Gabusi –, abbiamo fatto il massimo sforzo possibile: abbiamo messo in strada molti mezzi di trasporto utilizzabili con il minor scostamento di orario possibile. Ci sono però stati problemi di distribuzione non uniforme dell'utenza sui mezzi con molti casi di ragazzi che affollavano il primo autobus senza aspettare il successivo, vuoto, programmato pochissimi minuti dopo. La soluzione, dunque, non può che essere una distribuzione uniforme dei ragazzi sui mezzi ed è quello che abbiamo condiviso oggi”.

Le scuole potranno usufruire di un servizio aggiuntivo dedicato al trasporto degli studenti verso gli istituti scolastici basato sulla creazione di una bolla o gruppo bus, cioè gruppi di circa 35 studenti che utilizzano il trasporto pubblico con origine e destinazione analoghi e stabili nel tempo, ritenuti da medici ed epidemiologi più sicuri rispetto a gruppi eterogenei e in continuo rimescolamento.

Il piano propone, inoltre, di ampliare, dove possibile, l'area della fermata per permettere agli utenti di distribuirsi sulle banchine e sui marciapiedi in corrispondenza delle diverse destinazioni, anche se, si fa notare, “la divisione su due fasce d'orario potrebbe ridurre notevolmente il problema”. Le lezioni, inoltre, potrebbero svolgersi su due turni: ad esempio il primo con ingresso alle 8 e uscita alle 14 e il secondo dalle 10 alle 16. “La nostra proposta – evidenzia l'assessore Gabusi – intende rendere più sicuri i mezzi dal punto di vista della limitazione della diffusione del contagio e, contemporaneamente, a non stravolgere la vita dei ragazzi e delle famiglie con le ipotesi di frequenza scolastica nel week end ventilate dal governo”.

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