EMERGENZA ECONOMICA

Crollano i consumi: -1,2 miliardi

È questa la stima dei commercianti in vista dei provvedimenti del governo in vigore da sabato prossimo. Nel 2020 a causa della pandemia la spesa dei piemontesi si è già ridotta di 8,4 miliardi. Ora un'ulteriore mazzata soprattutto per bar, ristoranti e turismo

Il 2021 parte male per i consumi in Piemonte: il prolungamento delle restrizioni farà registrare nel primo trimestre un calo dei consumi di 1,2 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2020. È questa la stima di Confesercenti in vista dei provvedimenti del governo in vigore da sabato prossimo. Nel 2020 a causa della pandemia la spesa dei piemontesi si era già ridotta di 8,4 miliardi: le imprese del commercio – negozi, mercati, bar, ristoranti e attività di somministrazione, turismo – che sono state le più colpite, con una diminuzione media del valore aggiunto del 16,5%, a fronte del -9,5% registrato dagli altri settori dell’economia regionale. Un problema per la crescita, visto che si riduce fortemente la quota di Pil generata da questi comparti: si passa dal 6,4 al 4,3% del Pil per alberghi e pubblici esercizi; dal 4,1 al 3,3% per ricreazione e cultura; dal 3,8 al 2,9% per l’abbigliamento.

“Il forte rallentamento dei consumi – dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Piemonte – ha gettato le imprese del terziario in una crisi senza precedenti. I prossimi mesi rischiano di vedere aumentare drammaticamente il numero di cessazioni delle attività, in particolare quelle di prossimità e legate alla filiera turistica. Si deve cambiare passo sulle politiche di sostegno. Bisogna superare il criterio di scelta in base al codice Ateco, che è stato un fallimento e ha lasciato fuori troppe imprese; basta anche con i ristori a puntate. Serve invece un intervento di ampio respiro, con più risorse e un cronoprogramma chiaro”.

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