POLTRONE & SOFÀ

Zooprofilattico, già a rischio il presidente targato Lega

Eletto 48 ore fa, Durando potrebbe essere costretto a rinunciare all'incarico. Lo Statuto prevede il limite dei due mandati, ma lui è già al terzo. Intanto i compagni di partito si congratulano e l'ex assessore Parigi bacchetta Cirio: "Neanche una donna nel cda"

Un’ombra si allunga sull’Istituto Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta: il presidente appena eletto, infatti, potrebbe essere costretto a rinunciare al suo incarico. Lo Statuto parla chiaro: “Il Consiglio di amministrazione dura in carica quattro anni ed i suoi componenti possono essere riconfermati non più di una volta” recita l’articolo 9. Eppure Piero Durando, assurto al vertice dell’ente da poco più di 48 ore, è già al terzo mandato. Possibile che nessuno se ne sia accorto?

Durando è un giovane veterinario di 40 anni, ma soprattutto è un leghista doc. Nato a Torino, è stato tra gli animatori del gruppo giovani dell’allora Carroccio di Umberto Bossi dov’è entrato in contatto, tra gli altri, con Alessandro Giglio Vigna – oggi parlamentare vicinissimo a Riccardo Molinari – e Andrea Cane che intanto ha conquistato uno scranno a Palazzo Lascaris. Che sia dovuta a questa appartenenza la sua prima nomina nel cda da parte dell’allora governatore Roberto Cota? Pare proprio di sì. Era il 2012 e certo Durando, appena trentaduenne, non poteva vantare un curriculum chilometrico: l’anno precedente aveva ottenuto una borsa di studio dall’Aress e intanto si barcamenava tra incarichi saltuari come quello per la Federazione Sport Equestri dove svolgeva i controlli antidoping sui cavalli. Cambia il vento e con esso anche il nuovo inquilino di piazza Castello, dove nel 2016 approda Sergio Chiamparino. Con il centrosinistra al potere, il tempo di Durando sembra finito e invece, a sorpresa, con un accordo interno al centrodestra ottiene un secondo mandato nel 2016, questa volta nominato da un altro governatore, quello della Liguria Giovanni Toti. Lo stesso che lo ha riconfermato per un terzo mandato in cda, dove poi è stato indicato come nuovo presidente. Intanto, con il ritorno della Lega alla guida del Piemonte, ha pure ottenuto un incarico in assessorato alla Sanità.

Appena appresa la notizia uno dei primi a condividere la propria soddisfazione è proprio il consigliere Cane che in un caloroso post su facebook, nel congratularsi con l’amico veterinario, ricorda “quel primo gazebo insieme il 25 maggio 1997”. In rete si possono trovare ancora locandine dei bei tempi del Movimento Giovani Padani: Durando era il coordinatore della sezione Oltrepo, Cane il suo vice.

Ora, però, resta da capire se il presidente appena eletto dell’Istituto Zooprofilattico potrà rimanere al suo posto. E come se non bastassero le grane statutarie, Cirio viene bacchettato anche da Antonella Parigi, ex assessore alla Cultura della Regione, ora a capo del progetto Torino città delle donne: “Su quattro nuovi componenti del cda non c’è neanche una donna – dice – servirebbe un po’ più d’attenzione quando si fanno queste nomine”.

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