Ex Embraco: Fiom Torino, lavoratori al limite di sopportazione

"Le lavoratrici ed i lavoratori stanno arrivando al punto massimo di sopportazione. Hanno deciso di scrivere direttamente al presidente Draghi per chiedere un suo tempestivo intervento per sbloccare la situazione, che sta assumendo le forme di un romanzo kafkiano". Così il segretario della Fiom torinese Edi Lazzi sulla situazione dell'ex Embraco di Riva di Chieri, dopo che i lavoratori, oggi, riuniti davanti allo stabilimento, hanno deciso di scrivere una lettera aperta al Presidente Draghi. È necessario - aggiunge Lazzi - far decollare il progetto Italcomp che garantirebbe l'avvio dell’attività produttiva del sito di Riva di Chieri. Il territorio torinese ha già pagato un prezzo altissimo in termini di perdita occupazionale e di chiusure di aziende, non possiamo permetterci un altro colpo di 400 licenziamenti". "Per questo - conclude - come Fiom Cgil torinese, ci aspettiamo che questo appello dei lavoratori venga accolto dal Presidente Draghi".

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