POLITICA & SANITA'

Parco della Salute a rilento, sarà pronto solo nel 2027

L'assessore Icardi illustra i tempi della realizzazione del nuovo polo sanitario di Torino. Nei prossimi giorni verranno assegnate le opere di bonifica del primo lotto. A maggio la consegna del masterplan, prima pietra nel 2022. Campa cavallo...

Entro il secondo semestre del 2022 inizieranno i lavori del Parco della Salute, della ricerca e dell’innovazione di Torino, polo ospedaliero che raggrupperà una gran parte dei presidi ospedalieri che compongono l’attuale Città della salute. “Tra pochi giorni ci sarà l’aggiudicazione dei lavori di bonifica dei terreni, a giugno di quest’anno inizieranno le operazioni che dureranno fino a maggio 2022 per il lotto 1, ossia l’area su cui sorgerà il Parco della salute. Invece la bonifica del lotto 2, cioè l’area dove sorgerà il Polo universitario, proseguirà fino a tutto 2022”, ha spiegato Luigi Icardi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte nel corso della presentazione del cronoprogramma dei lavori per la realizzazione del Parco della Salute di Torino. Mentre “tra giugno e luglio 2022 sarà posata la prima pietra per la creazione del Parco della Salute”, ha aggiunto Icardi.

I tempi della gara prevedono la consegna a maggio 2021 del masterplan e del progetto di fattibilità tecnico-economica da parte dei concorrenti. Tra agosto 2021 e febbraio 2022 l’inizio della fase di predisposizione dei progetti definitivi. Tra un anno esatto, ossia a marzo 2022, ci sarà la consegna dei progetti definitivi. Tra aprile e giugno 2022, i progetti saranno valutati e poi si passerà all’aggiudicazione della realizzazione dell’opera. Entro il secondo semestre 2022 si darà il via ai lavori del Parco della Salute. Chi si aggiudicherà i lavori avrà cinque anni per consegnare l’opera, che sarà quindi pronta entro il 2027. “Il Parco della Salute è un passo fondamentale per l’offerta sanitaria del Piemonte e per investire sul futuro economico e sociale della nostra regione” assicura Alberto Cirio.

“Siamo ansiosi di vedere il Parco della Salute realizzato, può essere non solo un grande insediamento ospedaliero, ma anche una importante occasione di crescita dal punto di vista scientifico, tecnologico e di impatto sul mondo dell’accademia in generale”, commenta il rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna, in occasione della riunione della cabina di monitoraggio sull’opera. “È importante – ha sottolineato – cominciare a pensare a una serie di insediamenti intorno al Parco della Salute. Ma con il trasferimento delle attività nella nuova struttura si dismetteranno anche aree molto estese che potranno essere oggetto di riqualificazione, diventando per esempio anche sedi dove attrarre imprese del biomedicale, per un più efficace trasferimento dalla ricerca all’industria”. “Attendiamo con ansia lo sviluppo di questa grande opera – ha aggiunto – per svolgere ancora meglio il nostro lavoro con la scuola di medicina. Per ora sono finanziati la parte ospedaliera e di ricerca, per la didattica stiamo cercando di reperire i fondi. Lo faremo anche attraverso la valorizzazione delle aree che saranno dismesse come le Molinette e il Sant’Anna, che sono di proprietà della Regione e dell’Università. Ci piacerebbe costruire un grande campus congiunto con il Politecnico, ragionando in grande per realizzare un insediamento universitario rivolto anche allo sviluppo tecnologico e di impresa”.

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