TURISMO A TORINO

Torino è distretto turistico

Il ministro Garavaglia firma il decreto. Semplificazioni e agevolazioni fiscale per rilanciare il territorio. L'assessore Ricca: "Un atto che la città aspettava da tempo"

È stato firmato questa mattina dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia il decreto che istituisce il Distretto turistico della città di Torino. La richiesta era stata avanzata da tutti i soggetti coinvolti nella rete industriale del territorio. Tra i benefici impliciti, quello di identificare il territorio come zona a burocrazia zero.

Lo scopo di Regione Piemonte e Comune di Torino che da un anno lavorano a questo obiettivo è di rilanciare l’offerta turistica del capoluogo attraverso progetti condivisi e la costituzione di partnerhip tra pubblico e privato. Per rendere più attrattive le aree che ottengono il riconoscimento ci sono una serie di leve collegate al distretto: la possibilità di costituire una “zona a burocrazia zero” che prevede la sostituzione di autorizzazioni con semplici comunicazioni dell’interessato al Servizio unico per le attività produttive, agevolazioni amministrative, finanziarie e fiscali per ricerca e sviluppo, lo sportello unico per agenzie fiscali e la possibilità di realizzare progetti pilota in materia di semplificazione amministrativa e fiscalità per favorire gli investimenti.

“Questo decreto è un atto che la città aspettava da troppo tempo” afferma il ministro Garavaglia. L’assessore regionale Fabrizio Ricca ha commentato la firma come un atto “che la città di Torino ritiene indispensabile, e che gli uffici tenevano fermo da un anno”. Sempre l’assessore ha sottolineato come “l’iniziativa potrà dare impulso all’attività economica della città, oggi più che mai necessaria dopo gli effetti negativi della pandemia sul tessuto industriale del territorio”. “Non a caso – ha rilevato Garavaglia - il decreto era stato richiesto dalla totalità dei soggetti economici. E non solo”.

“È un’ottima notizia per Torino, per il tessuto economico e per il comparto turistico-ricettivo in un momento di profonda difficoltà”, commenta il presidente di Federalberghi Torino, Fabio Borio. “La nostra città ha bisogno di una progettualità, di una promozione e di una commercializzazione che contribuiscano a rilanciarla come destinazione turistica a livello nazionale e internazionale. L’istituzione del distretto darà certamente impulso allo sviluppo del territorio, permetterà di destinare risorse per il rilancio dell’offerta turistica e ricettiva, consentirà di semplificare e velocizzare il rapporto con la pubblica amministrazione”. L’auspicio, conclude Borio, è “che il Distretto Turistico di Torino possa subito rientrare nell’ambito della programmazione europea regionale. È quello di cui la città e il nostro settore hanno bisogno dopo una pandemia che sta segnando l’anno zero”.

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