Il (dis)turbo di Asti

Dicono che… molti si chiedano se vi sia anche Banca di Asti nel parterre di istituti che per ristrutturare il debito della Tubosider hanno rinunciato a circa il 60% dei crediti vantati. Una domanda non propriamente oziosa, visto che il principale socio della banca è la Fondazione CrAsti presieduta da Mario Sacco che ha eletto nel proprio cda Riccardo Ruscalla, erede della famiglia proprietaria di Turbosider (che conserva ancora il 10% delle azioni) e fino a poco tempo fa direttore operativo dell’azienda.

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