Ordigno e scritte "No 5G" contro centralina Tim nel Novarese

La centralina di un ripetitore telefonico Tim nella campagna novarese, in località Gargarengo, è stata fatta esplodere con un ordigno rudimentale. Una tanica di benzina con un innesco ha gravemente danneggiato l'impianto. Sulla parete esterna della cabina è stata tracciata una scritta che chiarisce la matrice dell'attentato: "Blocchiamo la rete 5G". L'episodio risale al pomeriggio di domenica, ma la notizia è stata diffusa solo dopo che i carabinieri hanno scoperto un altro ordigno, stavolta inesploso, piazzato davanti un impianto Iliad e poi disinnescato dagli artificieri arrivati da Torino. Secondo quanto si è appreso, i due episodi potrebbero essere il segnale dell'approdo anche nel Novarese, di persione della galassia antagonista e complottista che contesta la nuova tecnologia. Attentati di questo tipo sono avvenuti in Campania e in Lombardia. Sulla vicenda la Procura di Novara ha aperto un fascicolo. Indagano i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale. 

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