DIRITTI & ROVESCI

Giustizia, scelta radicale della Lega

Salvini con gli eredi di Pannella presenta i sei quesiti che verranno depositati alla Cassazione il 3 giugno e che "gli italiani potranno sottoscrivere dal 2 luglio". Mobilitazione anche in Piemonte. E fa un appello alle forze politiche: "Spero che si abbattano le divisioni".

La strana coppia Radicali-Lega lancia i referendum per una “giustizia giusta”. Il tre giugno, una delegazione dei due partiti, presenterà in Cassazione i quesiti per 6 referendum: elezioni del Csm, responsabilità diretta dei magistrati, equa valutazione dei magistrati, separazione delle carriere dei magistrati, limiti agli abusi della custodia cautelare, abolizione della legge Severino.

Il primo weekend di luglio partirà poi la raccolta di firme. “Sono in una sede ricca di storia e mi auguro sia ricca di presente e di futuro: abbiamo raccolto lo stimolo arrivato dal partito radicale, diamo la parola al popolo, sono rimasto subito affascinato del fatto di mettere insieme il meglio della storia di due partiti diversi, a me piacciono le sfide e vorrei che davvero la legge fosse uguale per tutti, oggi non è così”, ha detto il leader del Carroccio , Matteo Salvini.

“Questo referendum rappresenta un aiuto, uno stimolo al governo e al parlamento – ha aggiunto – il referendum è la più bella partecipata forma di democrazia diretta, stiamo preparando il primo weekend di partecipazione il 2, 3, 4 luglio, dei matti pensano di mettere dei gazebo in piazza dove chiederemo le firme a 60 milioni di italiani e contiamo di raccogliere, centinaia, migliaia firme. L’obiettivo è avere almeno 3000 banchetti per la raccolta firme in tutta Italia: se in quella giornata si raccolgono la metà delle firme necessarie quindi 250 mila firme vuole dire che la gente è pronta. Poi per fortuna Radio radicale ha una certa esperienza e si sente ovunque, quasi quanto Radio Maria”. Lega e Radicali invitano "tutte le forze politiche a partecipare, dal 2 luglio in poi”. Salvini ha spiegato che “non sono referendum contro i magistrati ma referendum che vogliamo portare avanti con i magistrati e gli avvocati. È un pacchetto di libertà, il senso della Lega al governo è la ricostruzione del paese e senza una giustizia efficiente e veloce l’Italia non potrà essere un paese sviluppato. Oggi è una bellissima giornata per la democrazia".

Maurizio Turco, segretario del Partito Radicale, ha ribadito: “Questa non è l'ennesima campagna referendaria, è diversa dal passato non solo perché c’è un’altra grande forza politica insieme al partito radicale, con questo referendum cerchiamo di restituire la parola ai cittadini, facendo informazione, facendo sapere ai cittadini le condizioni della giustizia del paese, facendo sapere ai cittadini che si può cambiare – ha concluso –. Noi non siamo mai stati garantisti ma siamo per lo stato di diritto, questo è l’inizio per raddrizzare questa giustizia e riallinearla alla Costituzione”. Un referendum che se passasse, per i promotori “provocherebbe un’importante rivoluzione”. 

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