NELL'ALTO DEI CIELI

Ryanair fa base a Torino e Caselle riprende quota

Due aerei, 123 voli in partenza ogni settimana, 18 nuove rotte tra cui Londra, Madrid e Tel Aviv. Un investimento da 200 milioni e 60 nuovi posti di lavoro. La lunga battaglia dell'associazione Fly Torino. E ora serve il collegamento con la città

Il primo novembre Ryanair aprirà a Torino la sua sedicesima base italiana, con due aerei basati, 32 rotte di cui 18 nuove (16 internazionali e due nazionali) per un totale di 123 voli in partenza ogni settimana. Le nuove rotte sono Budapest, Cracovia, Copenhagen, Edinburgo, Kiev, Lanzarote, Leopoli, Londra Luton, Madrid, Malaga, Mareakesh, Palma de Maiorca, Parigi Beauvais, Pescara, Shannon, Siviglia, Tel Aviv e Trapani. L'investimento complessivo è di 200 milioni in grado di creare sessanta nuovi posti di lavoro. La nuova base sarà operativa dal prossimo 1 novembre. “È un’opportunità strategica per guardare al futuro, e auspichiamo che il territorio concentri le risorse per aumentare l’attrattività di quest’area geografica” commenta Andrea Andorno, amministratore delegato di Torino Airport.

“Abbiamo stabilito un’ottima partnership con questo aeroporto sin dal nostro primo volo in assoluto da Londra Stansted a Torino nel 1999 e siamo molto lieti di continuare a crescere nella regione dopo 22 anni di successi” dichiara l’amministratore delegato di Ryanair, Eddie Wilson. “Mentre i programmi di implementazione delle vaccinazioni continueranno nei prossimi mesi – prosegue – vogliamo continuare a sostenere la ripresa economica e la connettività regionale e internazionale in tutto il Paese e posizionare Torino come una delle principali destinazioni invernali, sia per un’affascinante vacanza in città sia come porta d’accesso per alcune delle migliori località sciistiche italiane”.

Secondo l’associazione Fly Torino ce n’è abbastanza, finalmente “per festeggiare” perché “siamo sempre stati convinti che Ryanair fosse il miglior partner per sviluppare una rete adeguata di collegamenti da Torino, e questo investimento rappresenta la carta migliore per uscire dalla crisi di traffico generata dal Covid” afferma il presidente Valentino Magazzù. Esattamente dieci anni fa Fly Torino presentò in Consiglio comunale una delibera di iniziativa popolare, supportata da oltre 3.400 firme, per chiedere una base Ryanair a Torino. Un obiettivo inseguito da allora che oggi si è concretizzato.

Ora però spetta alle istituzioni fare la loro parte, innanzitutto investendo sulla promozione di tutto il territorio piemontese sia in Italia sia all’estero per stimolare la domanda turistica. Sarà, inoltre fondamentale ridurre il gap infrastrutturale che ancora fiacca lo scalo torinese, sprovvisto di un collegamento ferroviario diretto con il centro città.

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