EMERGENZA SANITARIA

Barelle nei corridoi, caos alle Molinette

Il venire meno dell'emergenza Covid, riporta gli afflussi ai Dea. La chiusura del Pronto Soccorso del Martini ingolfa gli altri ospedali. Le critiche della Cgil: "Manca personale". Il dg La Valle replica: "Stiamo assumendo e continueremo a farlo"

Fino a ottanta pazienti “parcheggiati” in Pronto Soccorso alle Molinette, con attese che superano le 24 ore. E’ uno degli effetti, all’apparenza paradossali, del calo dell’emergenza Covid. Negli ultimi giorni sono in continuo aumento gli accessi in emergenza per le più disparate patologie, che nel pieno delle ondate delle pandemia erano passate in secondo o terzo piano, rispetto alla necessità di curare le persone colpite del virus.

“Una situazione estremamente critica – denuncia Francesco Cartellà, segretario rsu Cgil per la Città della Salute – che nasce dalle cure ritardate a causa del Covid, ma che è acuita dalla carenza di personale e di letti in alcuni reparti come quelli di medicina”. 

Molti accessi al Pronto Soccorso sarebbero la conseguenza delle lunghissime liste d’attesa che si cercano di superare proprio rivolgendosi direttamente all’ospedale per la strada dell’emergenza. “Una situazione ampiamente prevedibile – osserva il sindacalista – che si sarebbe dovuta affrontare con il personale adeguato, purtroppo non è così. Mentre l’assessore alla Sanità Luigi Icardi ripete alle aziende sanitarie di assumere medici e infermieri per soddisfare le necessità, il direttore generale della Città della Salute, Giovanni La Valle, sostiene di non poter fare assunzioni perché l’azienda è in piano di rientro”.

Versione dei fatti decisamente smentita dallo stesso La Valle, il quale dati alla mano nega che non vengano fatte assunzioni: “Stiamo assumendo e abbiamo chiesto non solo alle aziende sanitarie piemontesi, ma anche di altre regioni l’accesso alle graduatorie”. Il direttore generale ammette che “il Dea delle Molinette, come tutti quelli dell’area metropolitana è pieno. C’è un afflusso che sta tornando ai livelli preCovid, ma che genera situazioni di criticità a causa della chiusura del Pronto Soccorso del Martini”. Il flusso di pazienti normalmente servito dall’ospedale in ristrutturazione si riversa su Maria VittoriaMauriziano e Molinette. Entro la metà di luglio il Dea del Martini dovrebbe ritornare in operatività, ma nel frattempo “cerchiamo di limitare il più possibile l’attesa che comunque non supera mai le 24 ore, rafforzando l’organico”. 

print_icon