PALAZZO LASCARIS

Azzardo, la Lega forza la mano e prepara il super canguro 

Contingentati i tempi della discussione sul disegno di legge. Sedute dal mattino a mezzanotte per varare "entro venerdì" la nuova norma sulla ludopatia. Resta incognita se il maxiemendamento della giunta riuscire a spazzare via tutti gli 800mila delle minoranze

La decisione era nell’aria, anzi scontata. La giunta regionale ha chiesto il contingentamento dei tempi per la discussione generale del disegno di legge sulla ludopatia. Che, dopo la triste figura di un po’ di settimane fa, la maggioranza e in particolare la Lega spinga per approvare al più presto la nuova norma che regola il gioco d’azzardo è cosa nota. Meno certo che l’obiettivo sia facile da raggiungere, come il principale partito della coalizione di centrodestra, ostenta.

Nel pomeriggio, dopo l’avvio in aula della discussione, in conferenza dei capigruppo è stata comunicata la decisione di delimitare, così come previsto dal regolamento per i disegni di legge della giunta, lo spazio temporale cercando di arginare l’ostruzionismo delle opposizioni. Per fare ciò la prossima settimana vedrà un tour de force a Palazzo Lascaris, con il consiglio convocato dalle 9 e mezza del mattino alla mezzanotte a partire da martedì e fino a venerdì, giorno in cui la maggioranza prevede il varo della nuova legge. Più auspicio che previsione, a dire il vero, visto il fuoco di sbarramento delle minoranze e il terreno minato del regolamento sui cui dovrà camminare il centrodestra.

Appena un giorno per la discussione, questo lo schema della maggioranza, che fissa alla mezzanotte di martedì la conclusione degli interventi contingentati. Poi verrò il bello, si fa per dire. Ci sarebbero da illustrare e votare nientemeno che 800mila emendamenti, tanti ne hanno presentato le minoranze, Pd, M5s e gli altri gruppi, tutti compatti nell’avversare la rottamazione dell’attuale norma sostituendola con quella voluta dalla Lega e digerita non certi del tutto da Forza Italia e soprattutto da Fratelli d’Italia che continua a tenere le distanze sul punto.

Calcolando i tre minuti per illustrare ogni emendamento ci vorrebbero 13mila sedute del consiglio. A quel punto balzerà fuori il super canguro, anche se sarà da vedere quanto l’emendamento della giunta evocato nell’immagine del marsupiale potrà spazzar via tutti quelli delle opposizioni. Oggi in apertura di seduta, l'assessore leghista Fabrizio Ricca, presentando il provvedimento, ha dichiarato la propria disponibilità a discutere gli emendamenti presentati da minoranza, maggioranza e giunta per trovare una sintesi e migliorare ulteriormente il testo, “che non mira a liberalizzare il gioco d'azzardo ma a salvare il diritto d'impresa e posti di lavoro”. Dopo di lui è toccato al capogruppo Alberto Preioni (reduce dalla débâcle di cui si è già detto) che ha sottolineato lo scopo di “lavorare per dare voce ai lavoratori del gioco lecito che sono stati oggetto di mistificazioni e strumentalizzazioni. La legge che porteremo ai piemontesi è fondata su dati, studi e risponderà davvero alle ludopatie”, ha aggiunto rispondendo ai dati che invece smentirebbero le pesanti ripercussioni occupazionali della norma in vigore.  

"Non utilizziamo il tema dei lavoratori per eludere la questione centrale: reintrodurre l’offerta delle slot anche nei bar e nei tabaccai che sono i luoghi che hanno fatto crescere la ludopatia”. La secca replica del capogruppo del Pd Raffaele Gallo. Sempre lui, a proposito del contingentamento della discussione, osserva come “la Lega procede a colpi di regolamento nella discussione di questo disegno di legge senza mai volersi confrontare veramente nel merito con le opposizioni. Dopo il richiamo in aula ora anche il contingentamento della discussione e nessuna apertura per discutere in consiglio di un tema cruciale e strategico come la Gigafactory di Stellantis a Torino. Ma quali sono le priorità della Lega? Non certo il rilancio del Piemonte”.

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