GIUSTIZIA

Mottarone, gli avvocati strigliano Saluzzo

Nella mail mandata al presidente del Tribunale di Verbania le presunte pressioni per far rimuovere la gip Banci Buonamici. La Camera Penale: un pg "non può esprimere giudizi sul comportamento di un giudice" - DOCUMENTO

Anche gli avvocati strigliano il procuratore generale Francesco Enrico Saluzzo per le presunte pressioni nei confronti del presidente del Tribunale di Verbania Luigi Montefusco volte a far rimuovere la gip Donatella Banci Buonamici dopo che lei s’era opposta al carcere ai tre indagati per l’incidente della funivia sul Mottarone dove sono morte 14 persone. “È evidente l’illegittimità dell’intervento di un procuratore generale verso il presidente di un Tribunale del distretto nei confronti del quale il primo non ha alcuna competenza funzionale interna all’amministrazione della giustizia e nessuna competenza endoprocessuale” si legge in una nota della Camera Penale del Piemonte Occidentale, che nel tornare sulla vicenda definisce “illegittimo” l’intervento di Saluzzo, sostenendo che la sua e-mail del 4 giugno al presidente del tribunale di Verbania non riguardasse soltanto il problema della scorta al giudice Banci Buonamici, rimossa dopo la scarcerazione dei tre indagati.

Nell’intervento preliminare al Consiglio giudiziario del Piemonte (una sorta di Csm regionale) di martedì 29 giugno, secondo la Camera Penale, Saluzzo “ha riconosciuto di aver espresso sconcerto” nella mail “per quanto riferitogli da più parti e quanto letto sugli organi di stampa circa le tensioni processuali tra pm e gip, auspicando che gli attriti venissero ricondotti nell’alveo della fisiologia dei rapporti tra pm e gip”. Saluzzo avrebbe dunque cambiato versione riguardo il suo intervento nella vicenda, giacché nei giorni scorsi aveva negato di aver chiesto la rimozione del gip e ha sostenuto di essersi solo preoccupato della sua incolumità, poiché dopo la scarcerazione degli indagati il magistrato aveva subito minacce e ingiurie sul web. Nella riunione del Consiglio giudiziario la versione è cambiata.

Ricorda la Camera penale: “In una comunicazione finalizzata a tutelare la sicurezza di un magistrato, il Procuratore generale non può intervenire nel merito delle decisioni assunte, non può esprimere giudizi sul comportamento di un giudice, non può auspicare soluzioni pacificatorie”. “Il dato obiettivo – conclude la Camera Penale – è che tre giorni dopo questa ‘innocua’ e-mail il presidente del tribunale di Verbania ha riassegnato il procedimento ad altro gip”. C’è un rapporto di causa-effetto tra la mail inviata da Saluzzo al presidente del Tribunale di Verbania e il provvedimento nei confronti del gip?

Durante la seduta del Consiglio giudiziario “il magistrato relatore ha sottolineato la contraddittorietà del decreto presidenziale, l’inspiegabile sperequazione rispetto a tutti gli altri procedimenti non riassegnati, la violazione del principio di concentrazione in forza del quale un fascicolo già assegnato ad un gip, ancorché in violazione del sistema tabellare, non deve essere riassegnato”, si legge in una nota del direttivo della Camera penale. Un parere che si basa su un dato di fatto, spiegato proprio da Banci Buonamici al Dubbio: negli ultimi quattro mesi, la gip si è autoassegnata circa 70 fascicoli, a causa della sofferenza dell’ufficio gip/gup, in carenza di organi coma solo quello della funivia le è stato sottratto. Proprio per tale motivo, dunque, il magistrato relatore ha proposto di esprimere parere negativo, illustrando una bozza di dispositivo. Ma è a questo punto, spiega il direttivo dei penalisti di Torino, che Saluzzo, è intervenuto, “cercando di difendere la legittimità del provvedimento del presidente del Tribunale”. Ne scaturisce un confronto al termine del quale, scrive la Camera Penale “il parere è negativo ma il potere è stato esercitato legittimamente (il Barocco non sempre è una forma d’arte)”. Il Consiglio ha quindi deliberato all’unanimità, approvando “il parere ‘negativo-positivo’”.

Qui la nota integrale della Camera Penale

Della questione si occuperà nei prossimi giorni anche il Csm che dovrà stabilire se la comunicazione di Saluzzo – il capo dei pm piemontesi – al presidente del Tribunale di Verbania abbia costituito o meno un elemento di pressione atto a rimuovere la gip Banci Buonamici, la cui colpa è stata di contrapporsi ai pm che indagano sulla vicenda, così come prevede la legge che individua proprio il gip come figura terza tra l’inquirente e l’indagato, evitando che una parte (i pm) possano soverchiare l’altra prima ancora che venga celebrato il processo.

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