GLORIE NOSTRANE

Dai peana al Duce alla foto con Appendino

La parabola di Roberto Esposito, candidato a sindaco di Novara dopo essere stato allontanato dal centrosinistra per i suoi vecchi post inneggianti all'estrema destra. "Voglio portare in Consiglio la voce delle periferie" e si fa immortalare con la sindaca grillina

Fianco a fianco nel nome delle periferie. Lo aveva detto che si sarebbe ispirato a Chiara Appendino ed è riuscito addirittura a ottenere una foto con lei il pirotecnico quanto controverso Roberto Esposito, patron della lista civica Insieme alle periferie con cui si candida a sindaco a Novara dopo essere stato allontanato dalla Lega e poi pure dal centrosinistra.

Poco più di un mese fa Esposito ottenne una ribalta di cui avrebbe fatto volentieri a meno, quando lo Spiffero pubblicò una serie di suoi post sui social inneggianti a Mussolini e persino a Hitler (LEGGI QUI). Non esattamente un ottimo biglietto da visita per chi, dopo una militanza nella Lega e l’appoggio al sindaco Alessandro Canelli nelle scorse elezioni, aveva bussato alla porta del centrosinistra con la sua lista “Insieme alle periferie” nata dall’esperienza di un comitato spontaneo dell’area Nord di Novara. Passi il suo passato nella Lega ma di fronte a quei post tanto imbarazzanti il candidato a sindaco Nicola Fonzo non potè far altro che chiedergli un passo indietro. Sulle prime lui accetta, pare che la lista continuerà a sostenere la coalizione capeggiata dal Pd, poi la svolta di una settimana fa e la decisione di correre da solo: “So che tanti la considerano un’impresa folle e io stesso non mi ritengo all’altezza: non possiedo né le capacità né i mezzi economici per coltivare una minima speranza di vittoria” sono le parole di Esposito, da 24 anni addetto all’Amiat, l’azienda pubblica della raccolta rifiuti a Torino. Il suo scopo è di portare la voce delle periferie in Consiglio comunale e per farlo si è avvalso di una testimonial d’eccezione. Chissà se Appendino, oltre all’interesse per le periferie, conosceva anche la passione di Esposito per Mussolini e Hitler.

I post fascisti di Esposito

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