Chiude a Torino Stampatori, era ultima libreria universitaria

Dopo Celid e Giappichelli, chiude a Torino anche l'ultima libreria universitaria, Stampatori, per decenni punto di riferimento degli studenti di Palazzo Nuovo, la sede delle facoltà umanistiche di fronte alla quale si trovava. "Chiudo il negozio al pubblico, ma finché posso continuo con l'attività online", dice Fulvia Raineri, libraia a Torino da 50 anni e fondatrice, nel 1974, della seconda libreria per ragazzi dopo quella di Milano. "D'altronde qui e' cambiato tutto - osserva -: una volta intorno a Palazzo Nuovo c'erano 7 librerie, ora solo più una rivendita remainders. C'erano migliaia di studenti che giravano in zona e acquistavano libri, ora più che altro ci sono ubriachi fino a notte fonda che vengono a mangiare da McDonald's. E poi col Covid i pochi rimasti non vengono neppure più in sede". Per una libreria che chiude ce n'è una che resiste, la Comunardi di via Bogino, l'unica a Torino a restare aperta fino a mezzanotte per tanti anni, in autunno dovrebbe spostarsi nei locali acquistati in via San Francesco da Paola dopo 4 anni difficili e lo sfratto dalla storica sede in cui sorgerà un supermercato. "Stiamo attendendo di traslocare i nostri 40.000 libri - dice Paolo Barsi, fondatore e titolare della libreria - rimandando l'apertura di mese in mese per alcuni problemi tecnici del cantiere. Crediamo che sia giusto resistere come libreria indipendente anche in una realtà nella quale Amazon, complice il sistema della grande distribuzione, si sta mangiando il mercato giorno dopo giorno".

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