Stellantis: sindacati al governo, riconvochi il tavolo 

Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Associazione Quadri hanno scritto una lettera al ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, e al ministro del Lavoro, Andrea Orlando, per chiedere di riconvocare il tavolo nazionale con Stellantis, insediato a giugno. "Le novità emerse nel frattempo, da ultimo quelle relative alla crisi di approvvigionamento dei semiconduttori che sta determinando una forte criticità negli stabilimenti - spiegano i sindacati - richiedono di proseguire il confronto sul futuro piano industriale e di assegnare a tutti gli impianti dai motori all'assemblaggio agli enti di staff una missione produttiva e di attività che garantisca l'occupazione e le prospettive per il futuro". 

"Abbiamo inviato una richiesta ai ministri Giorgetti e Orlando per riconvocare al più presto presso il Ministero dello Sviluppo economico il tavolo con Stellantis, avente ad oggetto il futuro piano industriale e più in generale le prospettive produttive e occupazionali in Italia. Dall'ultimo incontro dello scorso 15 giugno sono intervenute difatti numerose novita' che devono essere necessariamente affrontate e approfondite con l'azienda e con il Governo per trovare le migliori soluzioni per garantire il futuro di tutti i lavoratori italiani e le missioni produttive in tutti i siti del nostro Paese", affermano Rocco Palombella, segretario generale Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm e responsabile del settore auto. "Fra le principali novità - sottolineano Palombella e Ficco - annoveriamo senz'altro l'importante accordo di Melfi del 25 giugno, che prevede la riorganizzazione della fabbrica e la assegnazione di nuovi modelli, l'annuncio di Stellantis della costruzione della Gigafactory a Termoli, che conferma l'impegno nel nostro Paese con importanti investimenti nell'ambito del processo di elettrificazione, e da ultimo l'aggravarsi del problema di approvvigionamento di semiconduttori, già presente nei mesi scorsi, che ora sta paralizzando l’attività produttiva, causando fermate periodiche praticamente in tutti i siti italiani. Alla luce di tutto questo abbiamo chiesto al Governo di riprendere la discussione e il confronto sul futuro di Stellantis in Italia, di migliaia di lavoratori e di un settore industriale che nei prossimi anni dovrà affrontare una importante sfida rappresentata dalla transizione ecologica".

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